Treni

quote:Originally posted by Nordkapp

Veloce domanda a chi mi sa rispondere: carrozzerie in vetroresina e/o plastica per carrozze e/o locomotori, nulla? Per intenderci sulla falsariga della vecchia Renault Espace; peserebbero meno, gli stampi costerebbero meno, ecc....
Quoto la domanda anche io, però penso che nelle carrozze o locomotori i pesi maggiori siano già negli organi meccanici, certo risparmiarne male non fa, ma aggiungo io, normalmente di cosa è fatta una carrozza o locomotiva, in lamiera o alluminio?
 
Bhè se ti ricordi le vecchie filobus costruite dalla Viberti in ferro, in caso d'incidente con un panzer, non so chi vinceva .... ora considera che le moderne hanno pannelli leggeri ed anche i tram non hanno più pannelli in ferro avvitato, la plastica è un buon fonoassorbente, i piccoli urti non sono visibili, ecc....
 
Vero quelli erano corazzati, diciamo che più che altro mi riferivo alle parti laterali delle carrozze:), non so nemmeno come è fatta la struttura, ma se è come quella dei pulman in effetti li la vetroresina la usano.
 
quote:Originally posted by Nordkapp

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2) Non è che tuo fratello si riferisca alla Daffodil, poi 33-44-55-66 della DAF? Lei aveva su il primo variomatic, ovvero cambio a cinghia; poi l'han montato sulla Volvo 166 (ex Daf 66) e 343 e famiglia, c'è stato un po' d'interesse con la Uno poi ha perso un po' di terreno visto che le odierne coppie sono un po' altine (ma ancora ci son costruttori che hanno cambi di questo genere in produzione)
Si, hai ragione, era proprio la DAF! Anche lui si è ricordato quando gli ho parlato del tuo messaggio!:)
 
quote:Originally posted by Nordkapp

Veloce domanda a chi mi sa rispondere: carrozzerie in vetroresina e/o plastica per carrozze e/o locomotori, nulla? Per intenderci sulla falsariga della vecchia Renault Espace; peserebbero meno, gli stampi costerebbero meno, ecc....
L'idea potrebbe essere buona, non sai quanti ingegnieri ruotano intorno alle ferrovie, interni ed esterni, però non mi risulta.
Può darsi in un futuro prossimo.
L'unica cosa di cui sono certo al cento per cento è che per quanto riguarda i locomotori o automotrici,sotto ad un certo peso non si può scendere per via dell'aderenza delle ruote alle rotaie altrimenti slitterebbero quando vanno in trazione.
Carrozzerie sia di loc. che di vetture sono di lamiera e anche piuttosto pesante e massiccia.
Se ambedue con carrozzeria di materiale leggero risulassero sottopeso, sarebbero costretti a mettere delle zavorre.
E poi se non hanno pensato a ciò, ci devono essere altri motivi di cui non sono al corrente.
Poi c'è il discorso che tutta la "cassa" deve essere di materiale che trasmette la massa (negativo corrente continua) a terra sulle rotaie.:)
 
quote:Originally posted by espritcdi

quote:Originally posted by Nordkapp

Veloce domanda a chi mi sa rispondere: carrozzerie in vetroresina e/o plastica per carrozze e/o locomotori, nulla? Per intenderci sulla falsariga della vecchia Renault Espace; peserebbero meno, gli stampi costerebbero meno, ecc....
Quoto la domanda anche io, però penso che nelle carrozze o locomotori i pesi maggiori siano già negli organi meccanici, certo risparmiarne male non fa, ma aggiungo io, normalmente di cosa è fatta una carrozza o locomotiva, in lamiera o alluminio?
Ciao. E fatta di lamiera e alcune parti interne di alluminio e vetroresina.
Molti treni sono composti di vetture italiane e di vetture estere.
Per motivi di composizione, frenatura ec. devono essere più omogenei possibile.
Non vedrai mai un treno composto ad esempio, da una vettura pesante, alcuni carri merci pieni, alcuni vuoti, ipotetica vettura in vetroresina ec. alla frenatura ci sarebbero problemi grossi.
Si potrebbero vedere solo durante la manovra in stazione o negli scali merci solo a bassa velocità max 30 Km/h:)

 
E' vero in effetti era logico, soprattutto per i locomotori un peso inferiore sarebbe sfavorevole per l'aderenza. Poi i treni viaggiando su rotaie non incontrano l'attrito dei mezzi su gomma, quindi forse non è interessante ricercare la leggerezza.
 
Quello dei pesi delle carrozze, che devono essere simili, non lo sapevo, per il discorso relativo alla carrozzeria ed alla massa, penso che sui tram abbiano risolto felicemente il problema; a questo punto il filobus che è isolata dalle gomme dovrebbe avere un problema per la massa a terra?
 
Penso che i filobus abbiano la massa aerea, non vedo altra soluzione dato le gomme appunto:)
 
E vero, il filobus prende la corrente continua aerea da due fili, il positivo e il negativo.
I treni avendo le rotaie non avevano bisogno di un altro filo di rame lungo milgiaia di km, pensate al risparmio.
La corrente continua con il positivo(+), che sarebbe il filo aereo attraverso il pantografo entra nei motori, esce e chiude il circuito con il filo negativo (-) rotaie.
Faccio un esempio:
In casa abbiamo le prese a corrente alternata (è lo stesso), con tre fori,la "fase", la terra e il "neutro".
Per accendere una lampadina bisogna infilare una spina con 2 spinotti:uno per la fase e uno per il neutro.
Questo è un collegamento obbligatorio e perfetto, però se i 2 fili della lampadina li colleghiamo, uno alla fase e uno alla terra, la lampada si accende lo stesso.
Se noi andiamo in un giardino, bagniamo per terra, infiliamo in terra un paletto di ferro, poi prendiamo la solita lampadina, infiliamo un filo nella fase di una spina e l'altro filo lo colleghiamo al paletto, la lampada si accende, questo è un sistema un pò spartano per provare un collegamento a terra senza l'ausilio di strumenti idonei.
Mi raccomando non provate!:)
L'interruttore "salvavita" che abbiamo nelle nostre case interviene solo se c'è una dispersione, esempio da una fase ad una massa(Es. copertura esterna di una lavatrice che è collegata con la terra).
Nel "salvavita" , tanta corrente entra e tanta deve uscire, solo così non scatta.
Questo vuol dire che se uno tocca con una mano il filo di fase e con l'altra il neutro, il salvavita non interviene per niente per il motivo che ho spiegato.
Mentre teoricamente(non ho mai provato), se con una mano si tocca la fase e con l'altra la terra, il salvavita dovrebbe intervenire.
Se c'è qualcuno che lo può spiegare meglio ben venga perchè è una cosa importante, con la corrente non si scherza, bisogna conoscerla bene.:)

 
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Quella della corrente nel terreno era un metodo per procurarsi lombrichi per andare a pescare, da quel che so è però necessario staccare la corrente prima di fare la raccolta, onde evitare spiacevoli conseguenze.
Grazie per le informazioni per i filobus .... a questo punto la domanda sui cavi che forniscono corrente è: sono tutti ricoperti in gomma da come vedo, quindi come riescono a fornire corrente alla pertichetta?
 
Ah sulla corrente so ignurant:D ma conosco i pericoli:)
Però i fili non sono ricoperti di gomma a quanto so io Nordkapp[:I] se no il pantografo come farebbe a prelevare la corrente[:I]? se è quello che intendevi...
 
quote:Originally posted by Nordkapp
Quella della corrente nel terreno era un metodo per procurarsi lombrichi per andare a pescare, da quel che so è però necessario staccare la corrente prima di fare la raccolta, onde evitare spiacevoli conseguenze.
Grazie per le informazioni per i filobus .... a questo punto la domanda sui cavi che forniscono corrente è: sono tutti ricoperti in gomma da come vedo, quindi come riescono a fornire corrente alla pertichetta?

E vero anche io una volta l'ho fatto da ragazzo quando andavo a pescare.
Sono sempre stato in mezzo alla corrente, una volta ho portato a mia mamma dei pesci vivi di fiume e a lei facevano impressione perchè erano vivi.
Allora le ho detto ci penso io, li ho messi in una bacinella d'acqua poi ho preso un pezzo di cavo elettrico a due fili, da una parte li ho sbucciati e li ho infilati nella bacinella, dall'altra ho montato una spina e l'hò infilata in una presa elettrica, i pesci sono finiti a miglior vita però mi sembrava il metodo meno cruento rispetto a come fanno gli altri[?]
Forse ero predestinato perchè prima di fare il macchinista sono stato operaio IE(impianti elettrici) sempre in ferrovia agli impianti ACEI:)

Per i fili aerei dei filobus ha ragione espritcdi:)
 
Mi sono ricordato di una cosa che riguarda le locomotive a vapore che mi sembra molto interessante.
In Italia per rifornire acqua nei "tender" bisognava portarsi vicino al "cavallo dell'acqua" così si chiama (sono visibili anche oggi)quel grosso rubinettone che vediamo in qualche stazione, con un tubo girevole che versava acqua.
In Francia in alcune tratte percorse da treni senza permate, rifornivano durante la marcia del treno senza fermarsi, in una tratta al posto delle traversine c'era una profonda buca abbastanza lunga piena di acqua.
Le traversine erano fermate in altro modo nel cemento.
Il maccinista guidato da apposite segnalazioni calava un tubo a periscopio nella buca tramite una grossa leva, l'acqua con la velocità del treno saliva nel tubo e si riversava nel tender.
Guidato da altre segnalazioni, il tubo veniva rialzato prima della fine della buca.:)

Ho ritrovato in soffitta i libri del 445, delle 668 e delle 663(le più recenti), dopo le Feste posso scrivere qualche altra cosa.:)
 
simpatica ed ottima la spiegazione del salvavita!

l'ho cambiato pochi giorni fa, infatti spero era quello difettoso in quanto a volte capitava che saltava, in condizioni sempre diverse dunque non ho mai individuato un utenza specifica che lo facesse saltare.

anche pochi mA (30 appunto, cioè 0.03A) possono essere letali se appunto trovano le condizioni "giuste" per attraversare il corpo (soprattutto se attraverso il braccio sx, infatti poi se si scaricano attraerso la gamba passano per il cuore mandandolo in fibrillazione
 
Cercherò di stare più attento nel guardare i fili elettrici aerei, li ho sempre visti neri, dal che arguivo che fossero ricoperti (insomma il rame al massimo dovrebbe diventare verde).
Per i treni francesi, è un metodo particolare, non l'avevo mai sentito.
In Germania fanno parecchie manifestazioni con i vecchi treni a cui la popolazione partecipa sempre in grande massa (probabilmente anche perchè molto pubblicizzate); tra l'altro nei grandi magazzini tedeschi ci son spessissimo scaffali e/o pareti pieni sia di auto modellini, sia, più impressionanti, di quantità notevoli di modellini delle ferrovie.
 
O mamma chissà quanto sporco tirava anche su la locomotiva francese...?
1998K la tua spiegazione mi mette ansia:D con i 0.03A, ma tutto questo però è legato anche al voltaggio immagino, ti riferisci "almeno" alla 220v?
 
quote:Originally posted by 1998K

simpatica ed ottima la spiegazione del salvavita!

l'ho cambiato pochi giorni fa, infatti spero era quello difettoso in quanto a volte capitava che saltava, in condizioni sempre diverse dunque non ho mai individuato un utenza specifica che lo facesse saltare.

anche pochi mA (30 appunto, cioè 0.03A) possono essere letali se appunto trovano le condizioni "giuste" per attraversare il corpo (soprattutto se attraverso il braccio sx, infatti poi se si scaricano attraerso la gamba passano per il cuore mandandolo in fibrillazione

Grazie!

A me quando è saltato, era sempre la colpa o della lavatrice o della lavapiatti.
Se c'è una dispersione è facile individuarla, basta staccare la spina
controllare con un "Tester" che fra la fase e la terra della spina stessa non ci sia continuità.
Se c'è contunuità bisogna riuscire ad individuare dove c'è la dispersione ed eliminarla, chiamare un tecnico o sostituire l'elettrodomestico.
A volte può succedere che la dispersione avvenga in momenti diversi, caldo o freddo, allora è più difficile l'individuazione se non impossibile.

Con il 220 volt se tocchi i due fili, uno con la mano destra e uno con la sinistra, la senti ma non succede niente, l'ho presa tante volte nella mia vita.
L'importante e non fare da ponte con un "utilizzatore", esempio fra la fase e una resisteza elettrica, vedi scaldabagno, ferro da stiro, forno ec. perchè tutta la corrente assorbita dallo stesso ti attraverserebbe il corpo.

 
quote:Originally posted by Nordkapp

Cercherò di stare più attento nel guardare i fili elettrici aerei, li ho sempre visti neri, dal che arguivo che fossero ricoperti (insomma il rame al massimo dovrebbe diventare verde).
Per i treni francesi, è un metodo particolare, non l'avevo mai sentito.
In Germania fanno parecchie manifestazioni con i vecchi treni a cui la popolazione partecipa sempre in grande massa (probabilmente anche perchè molto pubblicizzate); tra l'altro nei grandi magazzini tedeschi ci son spessissimo scaffali e/o pareti pieni sia di auto modellini, sia, più impressionanti, di quantità notevoli di modellini delle ferrovie.

Anche in Italia, dove ci sono i Depositi Locomotive diesel, vedi Siena ec., bisogna prenotarsi per tempo perchè se no non trovi mai il posto.

Anche in iitalia ci sono tanti collezionisti ed appassionati, fai un giro su internet e vedrai.:)
 
quote:Originally posted by espritcdi

O mamma chissà quanto sporco tirava anche su la locomotiva francese...?
1998K la tua spiegazione mi mette ansia:D con i 0.03A, ma tutto questo però è legato anche al voltaggio immagino, ti riferisci "almeno" alla 220v?

L'ho pensato anche io.

Quando ero operaio alla IE, mi hanno raccontato che pochi anni prima un operaio inavvertitamente aveva avvicinato una mano al filo aereo 3.000 volt e la mano si è appiccicata al filo attratta dal forte campo magnetico, lui è caduto dalla scala svenuto, la lingua si era conficcata nella sua gola e i denti stretti dalle forti contrazioni e gli impediva la respirazione, un altro collega l'ha salvato aprendogli la manbibola con un cacciavite e tirandogli fuyri la lingua con le pinze.Se l'è cavata con una gamba rotta e qualche escoriazione in bocca.
Non è una storiella è la verità infatti ha ricevuto un premio dalle ferrovie ,un attestato di merito e una pubblicazione su un nostro giarnale.:)