Treni

quote:Originally posted by Alessandrog

quote:Originally posted by espritcdi
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Vaticano?:D te come fai a conoscere il numero di cell del Papa se non sono indiscreto:D
Quando ho scritto 668/663 mi è apparso, solo sul mio computer perchè me lo hai fatto sapere tu, questa dicitura:

Call this phone in vatican city skype +........., e il numero di un cellutare.

Io so solo qualche parola in inglese, ho studiato solo il francese e non mi è mai servito a niente, solo una volta quando sono andato a Parigi.
Però ho capito il motivo di questa apparizione spontanea si deve trattare di SKIPE che ho installato e mai adoperato adesso controllo e magari lo disistallo.:)
Ah però, skipe riconosce anche i cellulari:), capito, non conosco il programma, so a che serve però non lo disinstallerei:)
 
quote:Originally posted by Alessandrog

Ciao, espritcdi, ti chiamo così perche non so il tuo nome.

Ti volevo avvisare, meno male me lo ha ricordato mio fratello, che non si possono divulgare notizie ferroviare su:

Stazioni
Impianti Acei
Particolari dei binari
Regolamenti ferroviari
Segnali

Per motivi di terrorismo.

Invece si può parlare di locomotive e di locomotori perchè sono anche su internet, alla portata di tutti.
Domanda anche a tuo babbo e dammi una conferma, grazie.

Domani ho un pò di tempo libero e continuo con la 740, ho raccolto particolari interessanti, almeno per chi è appassionato.
Sto raccogliendo anche per altre locomotive, piano piano ti scrivo tutto, mi dispiace solo che devo fare messaggi lunghi, penso mi sia permesso, è una materia che non si può scrivere solo 2 righe alla volta.
A domani!:)
Urca confermo[:0], mi ha detto anche che ha fatto un giuramento a tal proposito, aveva anche ordine di vietare a chiunque di far foto....devo cancellare qualche post Alessandro?
 
quote:Originally posted by Alessandrog

quote:Originally posted by alfa4ever

quote:Originally posted by Alessandrog

Ciao, espritcdi, ti chiamo così perche non so il tuo nome.

Ti volevo avvisare, meno male me lo ha ricordato mio fratello, che non si possono divulgare notizie ferroviare su:

Stazioni
Impianti Acei
Particolari dei binari
Regolamenti ferroviari
Segnali

Per motivi di terrorismo.

Se c'è qualcosa da cancellare dimmelo che modifico tutto.

Niente, tranquilli tutto ok!
Mi riferivo solo a quello che ho segnalato.
Grazie per l'interessamento:
Tutto quello scritto fino ad ora e OK!

Da ora in poi controllo che non svengano scritti particolari regolamentari, quello che scrivo io è su internet alla portata di tutti, quello che non si deve divulgare lo so io, e non lo scrivo anche se mi viene richiesto. Espritcdi, quando leggerà questo messaggio farà come me, suo babbo lo sa.:)
Eh lui si, io no:Dnel caso comunque prima di postare mi assicurerò siano cose divulgabili chiedendo:)
 
quote:Originally posted by Alessandrog

quote:Originally posted by espritcdi

Oltre la domanda di Nordkapp che quoto, i freni a aria più precisamente[/b]? Sempre sui ceppi delle ruote? Serviva olio per lubrificare qualche parte? Per far rifornimento acqua bisognava aspettare o si poteva in qualsiasi momento? Sono completamente ignorante sul vapore:D
Scusami, non avevo visto questo tuo messaggio.

In parole poverissime,se si escludono i freni a mano per stazionamento, il freno su tutti i treni funziona così:

Il locomotore fornisce aria a 5 atmostefre a una condotta per tutto il treno.
Ogni vettura o carro ha dei serbatoi che si riempiono a 5 atm.
Questa pressione è in equilibrio con la pressione di altri serbatoi(del freno) sempre a 5 atm.
Il macchinista quando deve frenare effettua una depressione in condotta attraverso lo scarico di una certa quantità di aria azionando un rubinetto (del freno) in cabina.
Lungo tutto il treno avviene questo abbassamento di pressione.
La pressione dell'aria dei serbatoi del freno di ogni veicolo supera quella della condotta.
Attraverso una apparecchiatura l'aria entra nei cilindri del freno, li aziona e uno stantuffo preme i ceppi alle ruote in proporzione alla grandezza della depressione effettuata in cabina di guida.
Depressione da 0.5 a 1.5 frenatura da parziale a normale, per normale frenata. Scarico di tutta l'aria in condotta: frenatura rapida di emergenza, come quando tirano il segnale di allarme sulle vetture.
Esistono varii tipi di rubinetto del freno in cabina fra cui alcuni con aggiunta la frenatura elettrica.
Esistono diverse apparecchiature del freno sulle vetture.
Esistono oltre ai normali ceppi anche i freni a disco.

Questa depressione da effettuare in cabina di guida non è sempre uguale, cioè non ha lo stesso effetto sempre, cambia in relazione a tanti fattori:
Solo locomotore.
Treno leggero
Treno peso
Treno viaggiatori
Treno merci carico.
Treno merci scarico.
Lunghezza del treno.
Salita
Discesa
Efficienza del freno (ceppi nuovi o ceppi consumati)
Teno Locomotore + vetture
Solo mezzi leggeri: Automotrici termiche o elettriche.
E altri fattori!
Come capirai è una cosa che non si impara in un giorno, non è come pigiare il pedale di un'auto, autobus o camion, che quando freni poco pigi di più il pedale e quanodo freni troppo lo allenti, qui si tratta di pensare ad una depressione da effettuare, sentire come risponde il convoglio, giudicare se basta per fermarsi, diminuire rialimentando la condotta per mollare il freno o aumentare la depressione per accentuarlo.
Al momento della depressione(a seconda di quanto è), non si ha subito
la reazione frenante sul treno,passano dei secondi,in tanto procedi avanti in velocità, devi decidere instantaneamente sul daffare, non ti è permesso sbagliare.
Come tutte le cose si impara con il tempo e la guida sotto la sorveglianza del macchinista il quale per regolamento ha l'obbligo d'istruire il secondo macchinista, nuovo assunto e non ancora abilitato a viaggiare da 1° macchinista o da solo.
Prima deve completare la scuola per mesi, guidare in servizio (lavorando), fare 2 esami teoria e pratica.
Ci sono anche delle donne macchiniste io ci ho viaggiato insieme, alcune erano anche belle oltre che brave!
All'inizio ti creavano un certo imbarazzo,[:0][:p] non essendo abituati, poi diventa una cosa normale!
Insomma ci vuole la mano, orecchio, occhio e cervello sveglio, si deve fermare dove si intende fermare, e non prima (non succede nulla) o dopo (dove si oltrepassano segnali chiusi o peggio a sbattere!)
Ho scritto solo l'1% del funzionamento del freno sui treni.
A scuola ci siamo stati sopra per mesi!:)
Caspita che complessità[:0] poi a pensare che uno porta anche un certo numero di persone a sua responsabilità....mamma mia. Certo lo so che c'è una preparazione enorme dietro prima di portare un treno ma letto così fa impressione:)
 
quote:Originally posted by Nordkapp

Guardando la 740, mi è venuto in mente la considerazione(come avevo visto ovviamente in svariati film), che la visibilità in lontananza (avendo cura di spostarsi da entrambe le parti della cabina), è decente, ma quella "vicina" è ostacolata in maniera notevole dalla forma della cabina; sulle locomotive a vaporepresumo che il fuochista abbia la conduzione della caldaia, mentre al conduttore rimaneva tutto ciò riguarante la guida; ergo non è mai stata utilizzata una cabina posta anteriormente alla caldaia? Ne avrebbe beneficiato la visibilità; al contrario sulle elettromotrici e diesel, non ho mai visto una cab-forward (come i camion oltreoceano con cabina dietro al motore).
Per i fanghi, sì pensavo al calcare ed ai famosi residui (quello che si vede leggendo le etichette delle acque minerali).
I freni somigliano un po' a quelli dei camion, però controllare tutti i ceppi deve essere noioso; per curiosità, ogni quante ore una locomotiva deve far i tagliandi? Sempre per curiosità, alcune idee sul consumo (orario?) della sola motrice, considerando che un camion della massima portata sta sui 3/3,5 km/litro senza superare i 90km/h, una motrice dovrebbe andare sui 2 o meno.
Per i freni delle locomotive a vapore ho visto che (in alcuni film) per rallentare/fermare velocemente il convoglio si faceva girare al contrario le ruote, presumibilmente mettendo la retro; sulle elettromotrici e diesel non si può fare nulla di simile?
Guarda questa Nordkapp http://marcel-marchon.com/img--774313913--SBB-Cargo-Am-843--MaK-1700-BB--m.jpg
Sono quelle che passano da me ora:), però ci si passeggia attorno;) dovrebbe avere un motore Caterpillar e trasmissione idraulica.
Ottime domande per il resto:)
 
quote:Originally posted by espritcdi


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Urca confermo[:0], mi ha detto anche che ha fatto un giuramento a tal proposito, aveva anche ordine di vietare a chiunque di far foto....devo cancellare qualche post Alessandro?
Rispondo prima a te.
Tranquillo, non hai scritto niente di male.
Solo non si può parlare di smontaggi ec.
Non cancellare niente, hai descritto in generale.:)
 
quote:Originally posted by Nordkapp

Guardando la 740, mi è venuto in mente la considerazione(come avevo visto ovviamente in svariati film), che la visibilità in lontananza (avendo cura di spostarsi da entrambe le parti della cabina), è decente, ma quella "vicina" è ostacolata in maniera notevole dalla forma della cabina; sulle locomotive a vaporepresumo che il fuochista abbia la conduzione della caldaia, mentre al conduttore rimaneva tutto ciò riguarante la guida; ergo non è maistata utilizzata una cabina posta anteriormente alla caldaia? Ne avrebbe beneficiato la visibilità; al contrario sulle elettromotrici e diesel, non ho mai visto una cab-forward (come i camion oltreoceano con cabina dietro al motore).
Per i fanghi, sì pensavo al calcare ed ai famosi residui (quello che si vede leggendo le etichette delle acque minerali).
I freni somigliano un po' a quelli dei camion, però controllare tutti i ceppi deve essere noioso; per curiosità, ogni quante ore una locomotiva deve far i tagliandi? Sempre per curiosità, alcune idee sul consumo (orario?) della sola motrice, considerando che un camion della massima portata sta sui 3/3,5 km/litro senza superare i 90km/h, una motrice dovrebbe andare sui 2 o meno.
Per i freni delle locomotive a vapore ho visto che (in alcuni film) per rallentare/fermare velocemente il convoglio si faceva girare al contrario le ruote, presumibilmente mettendo la retro; sulle elettromotrici e diesel non si può fare nulla di simile?

1) No, il fuochista (futuro macchista, non potevi essere macchinista senza prima averlo fatto), aveva l'obbligo di guardare anche lui i segnali quando non era occupato in altre cose.

2)Cabina oltre la caldaia? Come avresti fatto a mettere il carbone nel forno se il "tender" era dietro la locomotiva? E tutti i comandi e leveraggi meccanici? Non c'erano nemmeno le batterie, non erano state inventate. Dopo le hanno messe, solo per i fanali e la luce in cabine, prima tutto lume a petrolio. Poi i treni erano pochi, le stazioni semplici, i binari limitati, per le manovre un agente doveva salire davanti e comandare i movimenti al macchinista con bandiere e fanali, di giorno e di notte. Potevano anche viaggiare all'indietro con il "tender" davanti, quando viaggiavano senza vagoni.Quando spiegherò come funziona la locomotiva, a tante domande sono sicuro ti risponderai da solo. Se guardi la foto della cabina a sinistra vedi non esiste porta ma un davanzale stondato con un vetro di protezione, anche li stavano appoggiati di gomito con occhiali e fazzoletto al naso/bocca, e il rubinetto del freno (rosso) lo azionavano con la mano destra.Sembra impossibile, ma se pensi alle auto "Spider" anche loro sono scoperte sopra eppure si guidano.
Senza mai sedersi, sempre in piedi, quelli si che erano veramente macchinisti! Quando c'era la canzone "se potessi guadagnare 1000 lire al mese!", che i miei genitori hanno sentito, un macchinista guadagnava 1500 lire al mese.

3)Se ti riferisci all'uso dell'aria si, ma per il resto i freni sono completamente diversi, non devi premere un pedale hai un rubinetto di scarico in mano, come se dovessi scaricare acqua attraverso il suo rubinetto, lo so è una cosa complessa, non è facile riuscire a spiegare.
Il macchinista ha l'obbligo prima di uscire dal deposito di controllare i ceppi a vista dalle due fiancate e fare la prova del freno a qualsiasi locomotiva, poi in stazione il verificatore la fa alle vetture dopo che la loc. si è agganciata al treno.
NON POSSO DIVULGARE ALTRI PARTICOLARI SU ARGOMENTO FUNZIONAMENTO "FRENO"

4)Tagliandi= Visite. Visite ridotte, visite Normali (macchinisti in partenza e in arrivo), segnalano guasti e anomalie su un libro per l'officina. Revisioni semplici o totali dopo migliaia di km, che purtoppo non ricordo, che variano a seconda del mezzo, non sempre è uguale.Mezzi diesel, controllo livelli in partenza e arrivo, ripristino personale officina, prima era compito del personale di macchina.

5) Consumo? Non può essere orario, forse ho capito male volevi dire km/h. Ho solo il libro delle 772, Km 800 circa con un pieno di 540 litri alla velocità media di 85 km/h, teorico perchè i camion quando stanno fermi in stazioni di rifornimento o soste li spengono, le locomotive diesel non si spengono nelle soste anche prolungate, c'è da dare il riscaldamento o l'aria condizionata ai viaggiatori.

6)Hai visto bene, si dice contro-vapore, si comanda l'invertitore di marcia in gabina girando un volante velocemente e si tira su la leva del vapore. Azione da fare come ultimo mezzo estremo in caso di percicolo, perchè si creano danni alle ruote e ai leveraggi, le ruote non devono mai slittare o pattinare bloccate, sempre per evitare danni.
Se all'esame di pratica per macchinista a vapore facevi slittare una ruota in partenza di un cm, ti bocciavano.
Quando si vedono nei film che fanno slittare le ruote in partenza, è solo per una immagine suggestiva cinematografica, nella realtà era vietato!
Sui mezzi elettrici si può fare a bassa velocità se no scattano delle protezioni che tolgono la corrente, sui mezzi diesel impossibile, come sulle macchine, inversioni tassativamente da fermi!
Sulle 668 è 663 teoricamente si potrebbe scalare le marce fino alla prima , sempre decelerando fino a fermarsi, qualora si dovesse guastare il freno pneumatico (impossibile che succeda!)

Se trovo altri dati su consumi di altri mezzi , li scrivo via via nelle descrizioni particolari (mi ricorderò di questa tua domanda) ora posso sfruttare solo la mia memoria, è come spiegare la storia e non ricordarsi di tutte le date, solo le principali, bisogna andare a ridare un'occhiatina ai libri.
 
quote:Originally posted by espritcdi

Caspita che complessità[:0] poi a pensare che uno porta anche un certo numero di persone a sua responsabilità....mamma mia. Certo lo so che c'è una preparazione enorme dietro prima di portare un treno ma letto così fa impressione:)
Niente di difficile, solo volontà di studiare, e tanta umiltà da imparare dagli altri!
Pratica 90% teoria 10%, a mio giudizio.
Chi si fa prendere dalla passione impara prima.
E un mestiere che prima era duro ma molto considerato, ora è meno duro ma meno considerato.
E tutto regolamentato, n° massimo delle notti, delle ore di guida, dell'assenza dalla residenza, a qualcuno può capitare di partire il 31 dicembre alle 22.00 e tornare la mattina del 1 gennaio.
E uno dei mestieri più indipendenti, sul locomotore non ti comanda nessuno, l'ultima decisione è sempre la tua, anche se hai in cabina degli ispettori o ingegnieri! Delle volte devi decidere in frazioni di secondo, tanta responsabilità, ma tante soddisfazioni!
Quando hai una certa anzianità, hai un libretto con il turno in tasca e parti e arrivi senza senza domandare a nessuno cosa devi fare.
Lasciare i pensieri a casa mentre si guida, non distrarsi mai, occhi sempre aperti!
I mezzi di controllo che ci sono oggi ti aiutano più di ieri.
Io se tornassi indietro rifarei sempre questo mestiere alla portata di tutti.
 
LOCOMOTIVA A VAPORE 740 (DATI TECNICI):

http://www.adriavapore.it/740/locomotive740.htm

Locomotive a Vapore in genere:


Volevo spiegarne sinteticamente il funzionamento, l’accudienza e la guida.
Devo usare parole e termini usati in ferrovia , mi riesce meglio; dopo se
qualche cosa viene capita, risponderò alle domande con altre parole.
Nessuna domanda è sciocca e inutile, si tratta di argomenti non comuni conosciuti solo dai ferrovieri, il problema è riuscire a farmi capire.
Inizio da quando la locomotiva viene presa in consegna dal personale di macchina.

Queste operazioni venivano fatte quando queste locomotive erano usate tutti i giorni per fare i treni, Quelle 2 o 3 che sono rimaste al giorno d’oggi, adoperate per giornate festive particolari, diverse persone ferrovieri ed ex ferrovieri fanno una accudienza volontaria portati dalla passione, insieme a dei giovani per poter tramandare questo antico mestiere che altrimenti scomparirebbe schiacciato
dall’interesse rivolto solo ai potenti locomotori moderni computerizzati.

Il fuochista si recava in deposito locomotive, prendeva possesso della locomotiva in stazionamento 2 ore prima della partenza del treno da effettuare.
Apriva lo sportello del forno e con un’asta metallica apposita allargava il poco carbone acceso che trovava nel forno, spandendolo uniformemente sulle griglie, dopodiché ci buttava sopra un po’ di carbone con la pala. Il carbone non veniva buttato a peso morto, ma la pala veniva sbattuta con la parte inferiore sulla parte tonda metallica ovale del forno, solo metodo esistente per far si che il carbone cadesse sparpagliato nel punto da lui voluto.
Man mano che il carbone s’incendiava il calore scaldava il cielo del forno (parte inferire tonda della caldaia). Sulle griglie orizzontali bisognava creare uno spessore di carbone incendiato a forma di cucchiaio in modo che i raggi caloriferi fossero tutti della stessa lunghezza rispetto alla parte tonda del cielo del forno (caldaia). Solo così si aveva il massimo rendimento del “fuoco” da qui deriva la mansione di fuochista. Questa cosa facile da dire era molto difficile da fare, si imparava solo con la pratica, infatti oggi solo poche persone riescono a farlo.
Controllava il livello dell’acqua in caldaia, eventualmente lo livellava utilizzando acqua del tender, iniettandola attraverso un iniettore (sistema Tubo Venturi) dentro alla caldaia. Un getto di vapore passava nell’iniettore insieme ad acqua (aprendo apposito rubinetto) vinceva la pressione vapore interna della caldaia, e l faceva penetrare dentro mantenendo il giusto livello voluto.
Mentre aspettava che la pressione in caldaia salisse scendeva dalla locomotiva e riforniva di olio tutti i cassetti muniti di tappi di legno, ungeva le bielle con la “Pipa dell’olio”, metteva olio speciale nella pompa dell’aria dopodiché apriva un rubinetto del vapore e la pompa cominciava a riempire i serbatoio per il freno.
Poi prendeva una grossa siringa munita di un lungo ago e sull’asse delle ruote apriva un cassetto dell’olio, infilava l’ago in fondo, aspirava l’eventuale acqua piovana penetratavi dentro (acqua sotto olio sopra perché più leggero) e la buttava via. Così a tutti gli assi.
Ungeva se ce ne era bisogno le parti asciutte della locomotiva con cascame unto di olio.
Risaliva e con una gomma bagnava il carbone sul tender per limitarne la polvere, il carbone sapete e impermeabile .
Poco prima di uscire dal deposito arrivava il macchinista, controllava che tutto fosse fatto con dovere, facevano la prova del freno ed altre prove, e quando la pressione del vapore aveva raggiunto quella di utilizzo calavano in stazione addosso alle vetture.
La locomotiva era assegnata, cioè ogni coppia aveva la solita, e non era raro che nei giorni di riposo il macchinista insieme al fuochista si recassero in deposito a vedere se in officina
la manutenzione veniva fatta meticolosamente a dovere.

La caldaia è attraversata dai “tubi bollitori”, l’aria entra da sotto le griglie, incendia il carbone, penetra attraverso questi tubi nella “camera del fumo” anteriore ed espelle i fumi dal camino.
Il vapore espulso dai pistoni dei cilindri durante la corsa del treno esce dal camino, crea una depressione dell’aria dentro la “camera a fumo” che richiama altra aria da sotto le griglie.
L’aria incendia continuamente il carbone, il calore dei raggi scalda l’acqua delle caldaia, la caldaia produce vapore, la quantità del vapore è comandata dal macchinista attraverso l’apertura di una valvola comandata da una grossa leva in cabina.Il vapore adoperato abbassa il livello dell’acqua in caldaia, questo deve essere ripristinato continuamente, l’acqua nel tender diminuisce, questo deve essere riempito in determinate stazioni da un grosso rubinetto aereo che tutti avete visto qualche volta si chiama “cavallo dell’acqua”
La porta del forno va aperta solo quando è necessario perché ne abbassa la temperatura, il carbone va buttato dove scarseggia, né troppo né poco, sopra all’altro incendiato di colore bianco e non solo rosso. Le fiamme ostacolano questa visione, come si fa ad individuare dov’è quello bianco? Si introduce la pala al rovescio dentro il forno e la fiamma si sposta.
La caldaia va livellata quando il forno e ben caldo e la pressione ottima, il carbone va buttato tenendo conto del livello dell’acqua in caldaia che deve essere abbastanza alto e così via.
Alla fine al rientro in deposito che deve essere con poco carbone in forno, questo si sposta da una parte si leveno le scorie, poi si fa dall’altra parte, si ammonticella in fondo al forno, si butta un po’ di carbone a coprire lasciando solo in cima una parte per respirare come un piccolo vulcano.
“Fuoco di stazionamento”.
La locomotiva viene presa in consegna da un agente che la controlla fino al nuovo arrivo del personale di macchina.
Questo è solo un riassunto, se ho lasciato qualche cosa, oppure spegato male non esitate a domandare.












 
2)Cabina oltre la caldaia? Come avresti fatto a mettere il carbone nel forno se il "tender" era dietro la locomotiva? E tutti i comandi e leveraggi meccanici? Non c'erano nemmeno le batterie, non erano state inventate. Dopo le hanno messe, solo per i fanali e la luce in cabine, prima tutto lume a petrolio. Poi i treni erano pochi, le stazioni semplici, i binari limitati, per le manovre un agente doveva salire davanti e comandare i movimenti al macchinista con bandiere e fanali, di giorno e di notte. Potevano anche viaggiare all'indietro con il "tender" davanti, quando viaggiavano senza vagoni.Quando spiegherò come funziona la locomotiva, a tante domande sono sicuro ti risponderai da solo. Se guardi la foto della cabina a sinistra vedi non esiste porta ma un davanzale stondato con un vetro di protezione, anche li stavano appoggiati di gomito con occhiali e fazzoletto al naso/bocca, e il rubinetto del freno (rosso) lo azionavano con la mano destra.Sembra impossibile, ma se pensi alle auto "Spider" anche loro sono scoperte sopra eppure si guidano.
Senza mai sedersi, sempre in piedi, quelli si che erano veramente macchinisti! Quando c'era la canzone "se potessi guadagnare 1000 lire al mese!", che i miei genitori hanno sentito, un macchinista guadagnava 1500 lire al mese.

3)Se ti riferisci all'uso dell'aria si, ma per il resto i freni sono completamente diversi, non devi premere un pedale hai un rubinetto di scarico in mano, come se dovessi scaricare acqua attraverso il suo rubinetto, lo so è una cosa complessa, non è facile riuscire a spiegare.

Ciao espritcdi, ho visto la motrice diesel, assomiglia un po' a quelle USA, mi pare che in America non esistano linee elettrificate (intendo anche Canada e Sud America), voi ne sapete più di me, cosa dite?
Ciao Alessandrog, ho tagliato le risposte per evidenziare quelle su cui mi piacerebbe scambiare 4 chiacchere (ovviamente anche tutte le altre tue risposte erano interessanti)

sì, ovviamente intendevo davanti la cabina (come i camion europei), poi caldaia e poi tender, se metti il tender davanti alla locomotiva come fai ad andare a caricare il carbone? Considera che prima del motore a scoppio avevano avuto una certa diffusione (in Francia ed Inghilterra) delle sorti di diligenze senza cavalli per trasporto pubblico, nel quale la caldaia a vapore a volte era situata in centro o addirittura sul retro del veicolo, ovviamente non avevano il tender; ci son stati dei brutti incidenti dovuti allo scoppio della caldaia (in pratica in alcuni casi funzionava come una pentola a pressione a cui si otturava la valvola di sovrappressione); sulle locomotive a vapore non so se esistono questi rischi, avranno svariate valvole per ridurre la sovrappressione pericolosa.

Sì pensavo che che i consumi delle locomotive fossero come sui mezzi da cantiere, ovvero espressi il litri/ora, mentre quelli per i camion di linea usano i classici Km/litro

dici che non si può guastare il sistema pneumatico dei freni ..... questo perchè se rimane senz'aria compressa il serbatoio della singola carrozza o tutto il treno, si bloccano i freni? Per quanto riguarda il "rubinetto", presumo che le prime volte non sia facile regolare la dolcezza di frenata; per curiosità, sui tram, bus ed altri mezzi, ogni tanto si vede il cartello "addestramento conducenti", quindi il novellino con l'istruttore se ne vanno in giro senza passeggeri; mi par di capire invece che col treno, anche per le prime "guide", il treno sia carico (almeno di merci); giusto?


 
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Ciao Nordkapp, riguardo l'elettrificazione in USA onestamente non saprei dirti, dalle immagini che spesso vediamo parrebbe non siano elettrificate[:I], aspettiamo Alessandro se lui lo sa.

Per la delucidazione di Alessandro sulla 740, mi sembra molto esaudiente, avrei delle domande ma le tengo per poi dato che sono sui freni, per quando ci spieghi elettrodiesel e diesel:)

Per la 740 o altre a vapore, i punti deboli quali erano se c'erano?
Cioè intendo rotture in viaggio ce n'erano spesso?

Per quanto riguarda una rottura freni di un carro o una carrozza, ammettiamo ci sia una perdita all'accumulatore d'aria e si scarichi, se non erro questo rimane sfrenato (l'incontrario di un rimorchio camion, se scarichi l'aria si frena), o ho detto una tremenda caxxata?:)
 
quote:Originally posted by Nordkapp



(1)sì, ovviamente intendevo davanti la cabina (come i camion europei), poi caldaia e poi tender, se metti il tender davanti alla locomotiva come fai ad andare a caricare il carbone?

2)Considera che prima del motore a scoppio avevano avuto una certa diffusione (in Francia ed Inghilterra) delle sorti di diligenze senza cavalli per trasporto pubblico, nel quale la caldaia a vapore a volte era situata in centro o addirittura sul retro del veicolo, ovviamente non avevano il tender; ci son stati dei brutti incidenti dovuti allo scoppio della caldaia (in pratica in alcuni casi funzionava come una pentola a pressione a cui si otturava la valvola di sovrappressione);
sulle locomotive a vapore non so se esistono questi rischi, avranno svariate valvole per ridurre la sovrappressione pericolosa.

Sì pensavo che che i consumi delle locomotive fossero come sui mezzi da cantiere, ovvero espressi il litri/ora, mentre quelli per i camion di linea usano i classici Km/litro

3)dici che non si può guastare il sistema pneumatico dei freni ..... questo perchè se rimane senz'aria compressa il serbatoio della singola carrozza o tutto il treno, si bloccano i freni?

4)Per quanto riguarda il "rubinetto", presumo che le prime volte non sia facile regolare la dolcezza di frenata;

per curiosità, sui tram, bus ed altri mezzi, ogni tanto si vede il cartello "addestramento conducenti", quindi il novellino con l'istruttore se ne vanno in giro senza passeggeri;

5)mi par di capire invece che col treno, anche per le prime "guide", il treno sia carico (almeno di merci); giusto?
Scusami ho quotato e scomposto il tuo messaggio per rispondere meglio.

1)Ti prego, sarà l'ora tarda ma non ho capito questa domanda, ti prego di spiegarmi in altre parole, come dovrebbero essere messi i vari mezzi, tieni presente che esistevano locomotive senza tender con il carbone dietro la cabina:

Locomotiva a vapora 835 per la manovra.
http://it.wikipedia.org/wiki/Locomotiva_Gruppo_835

2) Ci sono 2 valvole grosse, la "COALE" principale e una secondaria "a bilanceri", mì'nformo e ti faccio sapere con precisione.
Quando ho descritto la 740, ho parlato di un tappo cavo riempito di lega stagno/piombo sul pavimento della caldaia, sotto ha il fuoco del forno, sopra l'acqua e non fonde.
Se non ci fosse questo tappo e mancasse l'acqua in caldaia e il macchinista per distrazione non controllandola dal livello esterno di vetro, iniettasse acqua in caldaia questa si trasformerebbe immeditamente in vapore facendo esplodere la caldaia.
Per questo, in mancanza di acqua la lega si fonde, il vapore in pressione esce dal buco del tappo e spegne il fuoco come unn enorme estintore.
E successo qualche volta e punivano con la sospensione per l'enorme danno arrecato, macchina da far raffreddare per rimettere il tappo, mancata effettuazione treni.
Il vapore dentro la caldaia è vapore "saturo" ma non mi ricordo cosa vuole dire, forse tante molecole di vapore in equilibrio con tante molecole di acqua[?]

3)Si, si bloccano i freni MA NON POSSO ENTRARE IN PARTICOLARI
(sarebbe come insegnare come fare per bloccare un treno).
prendila per buona tanto hai capito che la sicurezza c'è.
Tutti i comandi meccanici ed elettrici(contattori) sono mossi dall'aria (elettrovalvole) in mancanza di aria non si muove nessun locomotore, non puoi chiudere i circuiti elettrici nè alle loc. elettriche nè alle loc.diesel.

4)Infatti nessuno nasce "imparato", frenare è sempre stata la cosa più difficile da imparare, il macchinista per regolamento ha l'obbligo di istruire l'allievo facendolo guidare e frenare sotto la sua responsabilità, naturalmente se questo fa continue cazz..e, lo leva dal banco di guida.
Il modo di frenare può variare da macchinista a macchinista, ma sempre in sicurezza, mi riferisco alle sollecitazioni che si riperquotono sulle vetture causando fastidio ai viaggiatori, come bruschi rallentamenti o accelerazioni repentine.

5)Si,giusto, è carico.L'istruzione dell'allievo avviene con tutti i treni, merci o viaggiatori ad eccezione di alcuni, pochissimi che non ricordo.


 
quote:Originally posted by espritcdi

Ciao Nordkapp, riguardo l'elettrificazione in USA onestamente non saprei dirti, dalle immagini che spesso vediamo parrebbe non siano elettrificate[:I], aspettiamo Alessandro se lui lo sa.

Per la delucidazione di Alessandro sulla 740, mi sembra molto esaudiente, avrei delle domande ma le tengo per poi dato che sono sui freni, per quando ci spieghi elettrodiesel e diesel:)

Per la 740 o altre a vapore, i punti deboli quali erano se c'erano?
Cioè intendo rotture in viaggio ce n'erano spesso?

Per quanto riguarda una rottura freni di un carro o una carrozza, ammettiamo ci sia una perdita all'accumulatore d'aria e si scarichi, se non erro questo rimane sfrenato (l'incontrario di un rimorchio camion, se scarichi l'aria si frena), o ho detto una tremenda caxxata?:)

Credo che non esistano elettrificazioni,come avete detto voi, per l'appunto mi ha telefonato mia zia dall'America due giorni fa, avrei potuto chiedere conferma; i treni negli Stati uniti sono principalmente se non esclusivamente merci, avete visto nei film come vanno piano?
Tutti si muovono in aereo.

Punti deboli? Fusione del tappo sul cielo del forno, carbone poco buono, rimanere senza acqua in tender, slittare (si fanno le ruote quadre), ingrippatura di una biella, mancanza di vapore necessario al momento(impraticità del personale, fuochista), rottura di un tubo, guasto di ambedue gli iniettori ec.
Succedevano sempre in viaggio, ma non spesso, raramente, perchè alle locomotive veniva fatta una manutenzione da parte dei macchinisti o dall'officina veramente "Certosina".

Se c'è una perdita di aria si frena, occorre fermarsi dove si può e spetta al macchinista che deve conoscere tutti i tipi di carro e vetture,sia italiane che straniere, intercettare il sistema frenante del mezzo interessato, poi scaricare tutta l'aria dai suoi serbatoi, isolando il suo freno, solo allora il mezzo si sfrena, ma dve essre in mezzo agli altri, se è in coda va presenziato, cioè ci deve essere sopra un agente,esempio il conduttore(bigliettaio), per operare con il suo freno meccanico a mano (agisce sempre sui ceppi), qualora si rompesse il "gancio di trazione" che lo tiene attaccato al resto del treno, altrimenti si perderebbeper la strada.
quando tutta la condotta d'aria del freno è attiva su tutta la lunghezza del treno, in caso di rottura di un gancio di trazione in un punto qualsiasi(cosa rarissima) i 2 pezzi di treno si bloccano immediatamente. Sempre ai macchinisti in piena linea spetta di infilarsi in mezzo a due pezzi, accostarli con la locomotiva e adoperare altro gancio esistente.
Quando si attaccano due vetture o due carri si utilizza un gancio e un accoppiatore pneumatico di uno solo, l'altro resta fissato in apposito fermo.
B.N. (buona notte ora vado veramente a letto!):)
 
Originally posted by Alessandrog
1)Ti prego, sarà l'ora tarda ma non ho capito questa domanda, ti prego di spiegarmi in altre parole, come dovrebbero essere messi i vari mezzi, tieni presente che esistevano locomotive senza tender con il carbone dietro la cabina:

Ciao Alessandrog, spero di spiegare in maniera facile; io mi riferisco alle carrozze a vapore per trasporto di persone, l'antisegnane degli autobus per capirci che furono costruite nel 1800/1870 circa specie in Inghilterra e Francia; in esse la caldaia (verticale) era situata anche posteriormente, da quel che so veniva caricato il legno e/o carbone necessario per la caldaia subito (ma quello non sarebbe un problema su un treno non cambierebbe nulla, in quanto poi ci sarebbe il tender).
In pratica la locomotiva ipotetica potrebbe essere (giacchè non si vede perchè le carrozze a vapore lo potevano fare) cabina di guida con tutta la strumentazione e leve varie poste su paratia anteriore (la plancia delle attuali per capirci), poi la caldaia con al termine il solito fuochista e poi il tender. Ho dovuto cercare un po' per le foto, guarda se ti possono essere d'aiuto: Amedeè Bollee Obeissante http://it.wikipedia.org/wiki/Bollée non si vede bene, ma quella specie di capitello alla fine è la ciminiera, http://en.wikipedia.org/wiki/Walter_Hancock trovi un po la vita e le invenzioni di Hancock la cui "Enterprise" con l'esplosione della caldaia fece parecchie vittime (e succedendo tutto questo in Inghilterra) diede atto al loro governo di legiferare la "Red Fleg act" nel 1861 ovvero la "legge della bandiera rossa" che obbligava i mezzi semoventi in UK (penso fino ai primi anni del secolo, anche le auto quindi) ad essere preceduti da una persona a piedi con una bandiera rossa per avvisare del pericolo, ma un qualunque carrettiere, alzando la mano o in altra maniera, poteva obbligare a far fermare la vettura (o il mezzo)
questa è una caricatura (non sono mai esistiti scarichi così), ma potrebbe darti un'idea
http://en.wikipedia.org/wiki/Image:1831-View-Whitechapel-Road-steam-carriage-caricature.jpg
Purtroppo non esistono foto del tempo, posso dirti che furono impiegate carrozze a vapore sulla linea Londra-Birmingham ed anche Londra-Bath , queste me le ricordo perchè a Londra c'è una specie di museo dei trasporti con disegni di queste carrozze, però l'ho visto parecchi anni addietro, non saprei dirti dove cercare in internet.
 
Una locomotiva molto assomigliante alla 835 mi sembra di ricordarla sul lungo lago di Como, messa li per bellezza, ora è davvero tanto che non ci vado e potrei sbagliarmi:).

Per le possibili noie di affidabilità ora che le hai elencate erano facilmente prevedibili.

Andavano verniciate spesso? Tra legno e zona caldaia immagino di si?

Domanda sciocca forse, come mai alcune locomotive hanno le due ruote piccole anteriormente? Forse perchè sono le più lunghe ed è un carrello a parte con le due ruote?
 
quote:Originally posted by Nordkapp


Ciao Alessandrog, spero di spiegare in maniera facile; io mi riferisco alle carrozze a vapore per trasporto di persone, l'antisegnane degli autobus per capirci che furono costruite nel 1800/1870 circa specie in Inghilterra e Francia; in esse la caldaia (verticale) era situata anche posteriormente, da quel che so veniva caricato il legno e/o carbone necessario per la caldaia subito (ma quello non sarebbe un problema su un treno non cambierebbe nulla, in quanto poi ci sarebbe il tender).
In pratica la locomotiva ipotetica potrebbe essere (giacchè non si vede perchè le carrozze a vapore lo potevano fare) cabina di guida con tutta la strumentazione e leve varie poste su paratia anteriore (la plancia delle attuali per capirci), poi la caldaia con al termine il solito fuochista e poi il tender. Ho dovuto cercare un po' per le foto, guarda se ti possono essere d'aiuto: Amedeè Bollee Obeissante http://it.wikipedia.org/wiki/Bollée non si vede bene, ma quella specie di capitello alla fine è la ciminiera, http://en.wikipedia.org/wiki/Walter_Hancock trovi un po la vita e le invenzioni di Hancock la cui "Enterprise" con l'esplosione della caldaia fece parecchie vittime (e succedendo tutto questo in Inghilterra) diede atto al loro governo di legiferare la "Red Fleg act" nel 1861 ovvero la "legge della bandiera rossa" che obbligava i mezzi semoventi in UK (penso fino ai primi anni del secolo, anche le auto quindi) ad essere preceduti da una persona a piedi con una bandiera rossa per avvisare del pericolo, ma un qualunque carrettiere, alzando la mano o in altra maniera, poteva obbligare a far fermare la vettura (o il mezzo)
questa è una caricatura (non sono mai esistiti scarichi così), ma potrebbe darti un'idea
http://en.wikipedia.org/wiki/Image:1831-View-Whitechapel-Road-steam-carriage-caricature.jpg
Purtroppo non esistono foto del tempo, posso dirti che furono impiegate carrozze a vapore sulla linea Londra-Birmingham ed anche Londra-Bath , queste me le ricordo perchè a Londra c'è una specie di museo dei trasporti con disegni di queste carrozze, però l'ho visto parecchi anni addietro, non saprei dirti dove cercare in internet.
CiaoN.
Interessante!E un sistema che ben si adattava ad un percorso cittadino, dove ti muovevi in mezzo alla gente e probabilmente non esistevano marciapiedi.
Un treno scorre su una strada tutta sua, dove non ci deve essere nessuno e se c'è qualche opoeraio sulla linea il macchinista viene avvisato con delle segnalazioni visive (C=cantiere, S=squadra, F= fischiare).
Non ci poteva stare un agente solo alla guida della locomotiva, c'era l'obbligo da parte del fuochista di ripetere l'aspetto(colore) dei segnali incontrati via via al machinista, quando non era impegnato al fuoco.Lui era sapeva condurre la locomotiva e doveva vigilare sulla salute del macchinista ed in caso di malore fermare il treno.
In tutto il mondo dalla Cina alla Russia al'America, le locomotive per i treni sono state progettate così, ci sarà stato qualche esperimento come tu dici ma abbandonato perchè improponibile per tanti fattori. Il carbone va inserito continuamente,mi sembra di ricordare in modo approssimativo, fino a 1 tonnelleta e mezzo di media per treno a media percorrenza.
I comandi meccanici devo essere il più possibile diretti, senza rimandi.
La visibilità migliore a cui ti riferisci non era strettamente necessaria in ferrovia, era sacrificata ad una progettazione il più semplice possibile, finalizzata ad un minore numero leveraggi e quindi di attriti, guasti ec.
La locomotiva non poteva essere più leggera doveva avere un suo enorme peso calcolato affinchè le ruote motrici non slittassero alla partenza, non doveva trainare solo il suo peso ma il peso di altre vetture(queste potevano essere più leggere possibili per trainarne di più).
Ci volevano tanti CV di potenza.
Anche un aereo quando decolla o atterra dalla cabina di sopra non vede niente sotto, come mai non hanno pensato di mettere la cabina di guida sotto? Ci avranno pensato che era meglio che vedesse quello che succedeva sotto anzichè sopra, poi avranno scartato l'idea, tanto ha l'indicazioni di un agente con bandiera che lo aiuta nei movimenti.
Se prendi una stufa, ci monti una piccola caldaia, dei pistoni, 4
ruote, e ti metti a sedere davanti, la puo muovere, ma qui si tratta di parecchie tonnellate .
Il macchinista alla sua sinistra trovava e trova, tutte le segnalazioni possibili per fermare perfettamente in stazione, per le manovre di accosto o manovre per scartare vetture.
Le cabine di oggi hanno solo fili per comandi elettrici e qualche piccolo tubo per l'aria da portare dietro.
Anche le auto di un certo periodo passato avevano un muso lungo davanti, come mai la cabina di guida non la mettevano tutta avanti e il motore dietro?
Sulle locomotive senza tender si poteva viaggiare all'indietro senza limitazioni di velocità , quindi il problema non esisteva, perchè in quel caso la cabina era davanti.
Poi nella parte anteriore un minimo di aereodinamicità (si dice così?) ci doveva pure essere per vincere la resistenza dell'aria, una cabina anteriore poteva essere stondata ma per consentire uno spazio di movimento di 2 persone doveva essere abbastanza grande e quindi non ereodinamica.:)
 
quote:Originally posted by espritcdi

Una locomotiva molto assomigliante alla 835 mi sembra di ricordarla sul lungo lago di Como, messa li per bellezza, ora è davvero tanto che non ci vado e potrei sbagliarmi:).

Per le possibili noie di affidabilità ora che le hai elencate erano facilmente prevedibili.

Andavano verniciate spesso? Tra legno e zona caldaia immagino di si?

Domanda sciocca forse, come mai alcune locomotive hanno le due ruote piccole anteriormente? Forse perchè sono le più lunghe ed è un carrello a parte con le due ruote?


C'era un'altra locomotiva senza tender con un forno lungo da fare paura, ho fatto una ricerca ma non ho trovato niente, domani domando a mio fratello.

Alcuni guasti diciamo pricipali erano prevedibili, altri no.

Sulla vernice ti rispondo domani, non credo fossero verniciate, ma continuamente unte di olio e poi asciugate, domani domando, mi posso anche sbagliare.

Nessuna tua domanda è mai stata sciocca! E anche se fosse avrebbe sempre diritto ad una risposta, ma non lo è mai stata quindi domanda pure, se sono capace ti rispondo sempre, non mi fa nessuna fatica, solo devo trovare il tempo.
E solo un carrello e se le guardi hanno pressappoco la grandezza di quelle delle vetture.
Le ruote motrici devono avere un suo diametro calcolato, più larghe per avere più superficie di attrito, non devono slittare.:)



 
Mi è venuto in mente che fra i guasti, se così si possono chiamare, uno poteva venire dai "tubi bollitori" che attraversavano la caldaia (come i fori di un tamburo di una pistola )non erano saldati all'estremità, ma ribaditi.
L'aria che penetrava da sotto le griglie, attraversava il carbone nel forno incendiandolo, si alzava di temperatura, percorreva i "tubi bollitori" risucchiata dalla depressione in "camera da fumo" davanti alla caldaia, veniva espulsa attraverso il camino insieme al vapore utilizzato proveniente dai cilindri.
Questa aria non doveva mai essere fredda altrimenti perdeva acqua dalle ribaditure dei tubi.
Per questo motivo era strettamente necessario tenere aperto il meno possibile lo sportello del forno perchè veniva aspirata aria fredda da quest'ultimo anzichè calda da sotto le griglie .
Da questo è facilmente intuibile che il fuochista doveva essere molto bravo e svelto nell'individuare il carbone incendiato (bianco) e buttare sopra quello nuovo, non era un "carbonaio" era un futuro macchinista, studiava, faceva dei corsi e si preparava a sostenere l'esame. Poi c'è stato qualche caso che alcuni non abbiano fatto questo esame e sono rimasti fuochisti.

Un'altra cosa che mi ero dimenticato di spiegare, (scusate sono passati 35 anni e non ho nessun libro di queste locomotive, vado a memoria, spero di non dire qualche inesattezza) e la seguente:

Funzionamento cilidri a vapore.:

-Cassetto= parallelepipedo metallico che scorre lubrificato, avanti e indietro, su una superficie, e scopre alternativamente due fori, uno andando avanti, uno tornanado indietro. Ha la funzione di una valvola del motore a scoppio.

-Sopra i 2 cilindri, destro e sinistro,(si vede dalla foto che ho allegato in altro post) c'è il contenitore dove sono alloggiati i "cassetti).
Questi mandano alternativamente il vapore davanti o dietro allo "stantuffo" di ciascun cilindro facendolo lavorare a vantaggio, nei due sensi.
-Lo stantuffo lavora quindi con 2 fasi: espansione e scarico in un unico movimento, quando viene spinto in avanti scarica il vapore davanti, quando va indietro scarica il vapore indietro a se stesso.
I due cilindri sono contrapposti, lavorano muovendosi da qualsiasi posizione si trovino (locomotiva ferma).
Il peso delle bielle attaccate alle ruote è controbilanciato, su essa, da una parte piena di metallo dello stesso peso che riempie parte delle ruota.
Quando la locomotiva è lanciata e si chiude il vapore (leva comando in cabina), tutta questa massa in movimento(peso delle ruote) fa come un volano, trasmette l'energia cinetica accumulata.
La locomotiva a vapore è una delle invenzioni più straordinarie mai inventate, pensata e realizzata dagli ingegnieri, ogni sua parte studiata , sperimentata, applicata in modo che sia a vantaggio e non a svantaggio, la fisica , la termodinamica , la dinamica ec. sono state applicate con intelligenza straordinaria.
Solo utilizzo di carbone e acqua e si ha una potenza simile.

Sto scrivendo piano piano su Word, gli appunti del 345, quando ho finito copio incollo.





 
Grazie per le spiegazioni, l'aereodinamica comincia ad essere significativa oltre i 100 km/h per gli oggetti piccoli (infatti se prendi il consumo in cv o kw di un'auto è bassissimo a 100 km/h), il problema invece è la superficie frontale (prendi ad esempio un camion e/o locomotiva che in quanto a superficie sarebbe il problema principale); ovviamente la linea avrebbe dovuto essere differente, il peso caricato sul posteriore avrebbe potuto aiutare a non far slittare le ruote, ecc.... Però se la visibilità dei cartelli per il manovratore non son mai stati dei problemi, ok; pensavo sopratutto al rischio, un tempo frequentissimo, di attraversare passaggi a livello, con persone e mezzi e relativi pericoli; me ne ricordo alcuni ancora comandati a mano (intendo le sbarre) su linee secondarie, parlo però degli anni '70.
 
Grazie:), mi vien da pensare che sulle locomotive a vapore in effetti l'aerodinamica era stata presa in considerazione, sui locomotori non sembrerebbe:), ETR o pendolino ovviamente si.
I passaggi a livello son sempre stati il pericolo nelle ferrovie, di più quando erano manuali per la possibilità di errori da parte di chi li manovrava, ma anche gli automatici hanno i loro rischi, ovviamente dove è possibile li hanno eliminati con sottopassaggi o sovrapassaggi, la linea Lecco Sondrio ad esempoi è piena di passaggi a livello e li non è possibile eliminarli purtroppo.

Alessandro la ribaditura era un pò il modo di tenere insieme gran parte della struttura della locomotiva? La perdita dalla ribaditura in caso di aria fredda era una cosa momentanea giusto? Poi col calore si riespandono i metalli e tutto torna a posto?