-Si anche qui ne vedo poche di Mini, ne sento una passare parecchio rumorosa...
.....
-Non so proprio se i sedili si ribaltavano

...ma sto ferro che si piantava nella schiena che era poi? Struttura del sedile

?
-La marmitta originale sportiva a due tubi scappamento cromati della 595 Abarth, l'avevo montata anche io sulla mia 500F, ho ancora il ricordo del rumore negli orecchi, era inconfondibile per via del motore a soli 2 cilindri.
Nella mia compagnia di 6 amici 18enni tutti studenti, solo io fortunato avevo l'auto, infatti ci arrangiavamo, tre con me gli altri due su una vespa.
Oggi sembrano cose impossibili anche a me, ma ricordo che nelle allora sale da ballo o "feste in casa"
facevi "colpo" sulle ragazze se avevi la 500! Motivo: gli piaceva essere accompagnate sulle 4 ruote anzichè sulle 2!
-Si, faceva parte della modifica di ribaltamento, siccome l'imbottitura del sedile era quella che era, progettata solo per stare fissa in verticale , una voltra sdraiati la si percepiva nella schiena.
Io sono alto 1,83, ma non ho mai avuto problemi, nel piccolo abitacolo.
Succesivamente i sedili ribaltabili vennero inseriti di serie fino a scomparire come dotazione con il modello "
R", l’ho letto nel link sottostante, dove spiega tutto, dalla
Topolino alla
Nuova 500, riporta tante cose curiose ed interessanti: es.
dal radiatore senza pompa acqua(Topolino),
all'albero a gomiti in ghisa fusa anziché in acciaio fucinato(500) e tante altre caratteristiche curiose ed ingegnose, che all'epoca furono "capolavori d'economia” richiesti per poter dare la possibilità di avere un'auto a tutti gli Italiani, al prezzo più accessibile possibile, per questo all'inizio essendo molto spartane, non incontrarono subito il successo del pubblico, infatti successivamente vennero un pò abbellite e dotate di accessori.
Riporta anche le successive versioni:
Economica, Normale, America, Sport, Giardiniera D, Giardiniera F e Giardiniera Autobianchi, D, F, L, R.
C'è scritto anche che il disegno della carrozzeria della Nuova 500 fu di un tedesco:
Hans Peter Bauhof della
Deutsche-Fiat di Heilbronn, ispiratosi al celebre “Maggiolino”, che lo inviò a Torino all’ing.
Giacosa:
Tutte la Fiat 500