Informatica e elettronica varia

Domanda curiosa dato che ve ne intendete, alcuni caricabatteria sono pesanti, esempio dei nokia vecchi, il normale carica lenta è pesante, quello veloce è leggerissimo oltrechè più piccolo, cosa cambia tra i due?
Forse è la questione trasformatore di cui dite?


ciao bello. quelli pesanti hanno il trasformatore con avvolgimento e metalo.. quelli leggeri sono elettronici.
i primi sono meno precisi e subiscono cali di tentione all aumentare dell assorbimento (x esempio del telefono ke carica)

i secondi sono precisissimi e alzano la tensione per sopperire alla caduta per colpa del consumo...ma sono mooolto piu facili a bruciarsi x colpa dell enel.....


quelli elettronici o switching sono sicuramente migliori. assicurano alle batterie una tensione costante, senza variazioni di corrente....la batteria vive meglio.

te li ricordi i vecchi carica batterie da auto? se li hai mai visti li per esempio la tensione poteva aumentare o diminuire man mano che la batteria si ricaricava e diminuiva quindi il carico per il TRASFORMATORE con avvolgimento.
 
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ma non potevi dirlo un attimino prima che era un fisso? ..cmq se fa zzz è morto... puoi aprirlo ..e se trovi i condensatori del secondo stadio GONFI (te ne accorgi perche sono piccoli e vicini ai fili gialli e rossi) li puoi cambiare SE SEI CAPACE MA RISPETTA POLARITA , VOLS, E CAPACITà, pena esplosiano degli stessi appena lo colleghi..e non è piacevole...fanno parecchie vampate .


se invece smontandolo trovi i condensatoroni grossi (sono una coppia molto cicciona) lascia perdere.... se riesci a farlo partire 8 su 10 fa boom appena lo accendi.

in sintesi conviene sistemarlo SOLO se i condensatorini piccoli sono gonfi..altrimenti no

il trasformatore era del notebook della tipa
 
@ tony,se fosse in corto scatterebbe il magnetico di casa,inoltre quella prova che dici tu non è attuabile sugli alimentatori switching ma solo sui trasformatori di isolamento.


nono ..se un alimentatore PER NOTEBOOK (parliamo di questo?) è in corto il salvavita non se ne accorge. e quasi sempre sullalimentatore del portatile risolvi il corto e lui riprende a funzionare perche nenche si bruciano...(cosa diversa per alimentatori non originali.... i compatibili si bruciano purtroppo anche se li guardi male).
2)forse non è chiaro quello che ho detto. questo voglio pensare: se un alimentatore ha 2 fili in corto con un tester chinese lo vedi... perche con la funzione diodo deve andare a 1 anche e soprattutto se INVERTI i puntali ( cosi capisci se il cicalino suone solo coi puntali messi in un verso vuol dire che ce un diodo che scarica le tracce di corrente alternata)
cmq è cosi, quindi credo non si era capito quello che intendevo :girl:
 
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allora forse si ricollega il discorso caricabatteria elettronico costoso da auto ,la diversita' sta proprio qui' ...quelli col mini trasformatore da 16 € al supermercato sono a trasformatore , quelli leggerissimi inteligenti magari sono switching ?
 
nono ..se un alimentatore PER NOTEBOOK (parliamo di questo?) è in corto il salvavita non se ne accorge. e quasi sempre sullalimentatore del portatile risolvi il corto e lui riprende a funzionare perche nenche si bruciano...(cosa diversa per alimentatori non originali.... i compatibili si bruciano purtroppo anche se li guardi male).
2)forse non è chiaro quello che ho detto. questo voglio pensare: se un alimentatore ha 2 fili in corto con un tester chinese lo vedi... perche con la funzione diodo deve andare a 1 anche e soprattutto se INVERTI i puntali ( cosi capisci se il cicalino suone solo coi puntali messi in un verso vuol dire che ce un diodo che scarica le tracce di corrente alternata)
cmq è cosi, quindi credo non si era capito quello che intendevo :girl:

avevo capito benissimo,e confermo,se sono in corto i due fili di alimentazione ti scatta il MAGNETOTERMICO del centralino di casa perchè un corto è un corto,indipendentemente da dove avvenga,è semplicemente un cortocircuito tra fase e neutro che manda il MAGNETOTERMICO in sovracorrente e lui interviene,è come se ti andasse in corto il cavetto dell'aspirapolvere,sennò a che servirebbe il MAGNETICO?che nulla ha a che fare col differenziale....che poi è il salvavita se l'intervento è al di sotto dei 30mA....tutt'altra cosa,esso rileva le dispersioni e non le sovracorrenti.
inoltre gli switching hanno come primo componente attivo un ponte raddrizzatore,preceduto ovviamente da due varistori collegati tra fase e terra e neutro e terra,poi arriva il condensatore primario che serve a stabilizzare la tensione di linea raddrizzata e la stabilizza ad un valore di 1,4 volte l'aternata d'ingresso -1,4V ,che è la somma della caduta di tensione di 2 dei 4 diodi presenti nel ponte, circa 300 V = ....
poi il triac fa il resto....
 
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no no,sono tutti switching ormai,quelli dei NB specialmente ,che erogano anche 5-6-7 A se fossero a trasformatore peserebbero 2-3- kg.....
il trasformatore di isolamento si usa quasi esclusivamente in ambito medicale o dove si necessita di un isolamento fisico tra primario e secondario.
Si ho detto una caxxata, non so perchè mi andava per l'idea che era pesante invece è leggero per le dimensioni. E dire che lo uso tutti i giorni.
 
ciao bello. quelli pesanti hanno il trasformatore con avvolgimento e metalo.. quelli leggeri sono elettronici.
i primi sono meno precisi e subiscono cali di tentione all aumentare dell assorbimento (x esempio del telefono ke carica)

i secondi sono precisissimi e alzano la tensione per sopperire alla caduta per colpa del consumo...ma sono mooolto piu facili a bruciarsi x colpa dell enel.....


quelli elettronici o switching sono sicuramente migliori. assicurano alle batterie una tensione costante, senza variazioni di corrente....la batteria vive meglio.

te li ricordi i vecchi carica batterie da auto? se li hai mai visti li per esempio la tensione poteva aumentare o diminuire man mano che la batteria si ricaricava e diminuiva quindi il carico per il TRASFORMATORE con avvolgimento.
Grazie anche a te. Si ne ho uno a casa di carica batteria da auto, vero. E quanto è grosso rispetto al Ctek:asd:
 
ma se io collego 2 batterie insieme , diciamo 80ah tutte e due in perfetta efficenza ma una scarica ed una carica;
cosa succede ? e come nel principio dei vasi comunicanti ? avro' dopo un po di minuti una batteria con 40 ah e laltra anche ?.
Se io collego un carica batterie diciamo per esagerare da 300 ah ad una batteria da 50 ah cosa capita ? si carica in fretta per quel che seve o subisce un sovracarico ?
 
avevo capito benissimo,e confermo,se sono in corto i due fili di alimentazione ti scatta il MAGNETOTERMICO del centralino di casa perchè un corto è un corto,indipendentemente da dove avvenga,è semplicemente un cortocircuito tra fase e neutro che manda il MAGNETOTERMICO in sovracorrente e lui interviene,è come se ti andasse in corto il cavetto dell'aspirapolvere,sennò a che servirebbe il MAGNETICO?che nulla ha a che fare col differenziale....che poi è il salvavita se l'intervento è al di sotto dei 30mA....tutt'altra cosa,esso rileva le dispersioni e non le sovracorrenti.
inoltre gli switching hanno come primo componente attivo un ponte raddrizzatore,preceduto ovviamente da due varistori collegati tra fase e terra e neutro e terra,poi arriva il condensatore primario che serve a stabilizzare la tensione di linea raddrizzata e la stabilizza ad un valore di 1,4 volte l'aternata d'ingresso -1,4V ,che è la somma della caduta di tensione di 2 dei 4 diodi presenti nel ponte, circa 300 V = ....
poi il triac fa il resto....

mi dispiace... ma mi entrano una marea di alimentatori in corto NELL' USCITA DEI 19 VOLS e no si stamma mai nulla di nulla. ne qui da me , e nemmeno a casa dei vari clienti.
se ti puo fare contento lo posso staccare io a mano quando fanno corto e non si staca mai da solo :arg:
poi con un tester te ne accorgi senza perdere tempo a sciogliere il bordino di blastica per aprirlo. :ka:
puo' darsi che gli alimentatori che mi sono capitati si mettano in protezione all'istante, ma di sicuro non si stacca nulla

invece gli alimentatori dei pc fissi... li si che si stacca mezzo mondo, vampate color fuoco...li ce ne sono di belle scenette
 
ma se io collego 2 batterie insieme , diciamo 80ah tutte e due in perfetta efficenza ma una scarica ed una carica;
cosa succede ? e come nel principio dei vasi comunicanti ? avro' dopo un po di minuti una batteria con 40 ah e laltra anche ?.
Se io collego un carica batterie diciamo per esagerare da 300 ah ad una batteria da 50 ah cosa capita ? si carica in fretta per quel che seve o subisce un sovracarico ?

si portano al 50% teorico. stessa cosa avviene se colleghi i morsetti a una macchina con la batteria scarica..e senza mettere in moto quella carica.... la piu carica "vince" la scarica sino a portarsi ad una condizione stabile ( 50 % )


2) la batteria si rovina alla grande. stessa cosa accade se carichi x esempio la batteria del cellulare con un carica b. con troppi mA rispetto a quello suo di fabbrica...

la carica più lenta è e piu vivrà la batteria
 
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mi dispiace... ma mi entrano una marea di alimentatori in corto NELL' USCITA DEI 19 VOLS e no si stamma mai nulla di nulla. ne qui da me , e nemmeno a casa dei vari clienti.
se ti puo fare contento lo posso staccare io a mano quando fanno corto e non si staca mai da solo :arg:
poi con un tester te ne accorgi senza perdere tempo a sciogliere il bordino di blastica per aprirlo. :ka:
puo' darsi che gli alimentatori che mi sono capitati si mettano in protezione all'istante, ma di sicuro non si stacca nulla

invece gli alimentatori dei pc fissi... li si che si stacca mezzo mondo, vampate color fuoco...li ce ne sono di belle scenette

scusa Tony,avevo letto male e pensavo che intendessi di provare il corto sull'ingresso ecco perchè mi ostinavo col magnetotermico,ora rileggendo mi sono accorto dell'equivoco e quoto il metodo di diagnosi,infatti mi sa che avevo cosiglito anch'io in precedenza di controllare il cavo nei punti dello spinotto o appena fuori dall'alimentatore e il come aprirlo col minimo danno.....
la martellata in costa.....
 
si portano al 50% teorico. stessa cosa avviene se colleghi i morsetti a una macchina con la batteria scarica..e senza mettere in moto quella carica.... la piu carica "vince" la scarica sino a portarsi ad una condizione stabile ( 50 % )


2) la batteria si rovina alla grande. stessa cosa accade se carichi x esempio la batteria del cellulare con un carica b. con troppi mA rispetto a quello suo di fabbrica...

la carica più lenta è e piu vivrà la batteria


qui invece dissento in parte.....
ovvero,nel caso dei cellulari di oggi dove ci sono batterie al litio c'è un sistema molto sofisticato che provvede alla carica ottimale della cella e si trova proprio nella batteria stessa e non importa che tipo di alimentatore usi perchè il circuito nella batteria che regolerà corrente e tempo,a patto che la tensione e la polarità siano giuste e la corrente massima erogata sia almeno sufficiente.

riguardo ai caricabatteria in genere,ovvero quelli x auto o batterie non al litio,non importa se la corrente massima è anche elevatissima,perchè che regola la corrente di carica è la batteria stessa,ovvero da scarica chiederà molti A ma man mano che si caricherà la corrente diminuirà in modo inversamente proporzionale fino ad arrivare a quasi ZERO quando la batteria sarà carica o per lo meno alla stessa tensione del caricabatterie.....
insomma x fare un esempio ,se io accendo una lampadina da 12 V 21W che assorbe quasi 2A con una batteria da 10 Ah o da 100 Ah la lampada si comporterà nello stesso modo perchè che stabilisce la corrente di flusso è il carico e non la fonte dell'energia....

altro esempio è la lampadina in una casa con il contatore da 6 KW o in una con contatore da 3 KW....

quelle sono solo le mqassime correnti/potenze erogabili ....

spero di essermi spiegato...
 
Quindi il caricabatterie(parlando di auto )più e potente meglio e' swiching o meno tanto poi se la batteria carica non chiama più
il caricabbatterie non cede più energia ?

Altra domanda : ma un cricabatterie normale fa bollire di più una batteria buona ( non fosfotata o danneggiata ) rispetto ad uno elettronico con tecnologia swiching ? ( quella del 208 mi lavava sempre il vano bagagli durante la ricarica tanto bolliva )
 
Quindi il caricabatterie(parlando di auto )più e potente meglio e' swiching o meno tanto poi se la batteria carica non chiama più
il caricabbatterie non cede più energia ?
esatto,diciamo che x le batterie da auto è uno spreco usare uno switching poiché è sufficiente un trasformatore e un diodo bello grosso ovviamente,poi la batteria fa da stabilizzatore,stiamo parlando di caricabatterie da officina,rapidi e comunque dove una persona è sempre presente a staccarlo se la batteria dovesse cominciare a scaldare,x quelli da lasciare attaccati invece è meglio switching o a trafo ma con un controllo elettronico della corrente iniziale.

Altra domanda : ma un cricabatterie normale fa bollire di più una batteria buona ( non fosfotata o danneggiata ) rispetto ad uno elettronico con tecnologia switching ? ( quella del 208 mi lavava sempre il vano bagagli durante la ricarica tanto bolliva )
una batteria non deve MAI bollire ne scaldare,ogni volta che si scalda al punto da far bollire la soluzione perde un pezzo di vita .
se un caricatore fa bollire la batteria è meglio non usarlo senza che qualcuno sia sempre li presente a staccarlo in caso cominci a bollire o comunque a scaldare la batteria.
diverso invece è il discorso dei mantenitori di carica,che proprio x il fatto che restano li attaccati anche x mesi e quindi non si ha necessità di caricare alla svelta ma si deve essere certi che la batteria non scalderà mai ,allora si limita la corrente a qualche centinaio di mA o al massimo 1A,corrente che la batteria assorbirà in caso sia scarica parzialmente o totalmente finché non arriva in prossimità della tensione del mantenitore,che deve essere assolutamente di 13,8V,e poi si stabilizzerà su 1-2 mA x restarci.
la corrente limitata è necessaria perchè in caso la nostra batteria sia partita e di conseguenza non in grado di raggiungere mai la tensione di carica,il caricabatterie continuerebbe ad erogare energia in eccesso perchè la batteria continuerebbe a chiedergliela facendo in questo modo surriscaldare gli elementi.
 
Ok..ma io parlavo in generale di batterie,non nello specifico .

Ma spiegami una cosa.. Dici che anche se diamo 300A a una batteria non accede nulla xke lei decide quanta assorbirne..ok...e io sarei daccordo..ma ce una cosa che non mi torna proprio allora.... Ossia: mio padre era meccanico/elettrauto..e quando caricava le batterie nel carica batteria da officina cera un tasto che serviva a dare la massima corrente x qualche secondo PER POTER METTERE IN MOTO LA macchina se la batteria era a terra e in carica da poco tempo... E mio padre diceva che a volte se stavi troppo col tasto premuto..alcune batteria si spaccavano...si apriva una spacca laterale...

Ora dico se la batteria si prende lei la corrente che le serve...xke appena gli davi 300A x pochissimo..alcune si autodistruggevano?davvero...allora non me lo spiego piu..i
 
La domanda e' direttamente collegata all'effetto contrario : il mio mantenitore e' costituito da un trasformatore per telefonini + un led ;( quindi presumo non sia switcing) esso eroga 0,6ah , quando la batteria e scarica il led e' fisso , quando e abbastanza carica lampeggia , quando mantiene da un impulso ogni 5 secondi ,
le domande sono : A mi posso fidare a lassciarlo senza staccare la batteria dalla macchina ?
B perche' una potenza cosi esigua faceva bollire la batteria del 208 ?

C quel led cos'e' un controllo sulla corrente in uscita ?
 
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Ok..ma io parlavo in generale di batterie,non nello specifico .

Ma spiegami una cosa.. Dici che anche se diamo 300A a una batteria non accede nulla xke lei decide quanta assorbirne..ok...e io sarei daccordo..ma ce una cosa che non mi torna proprio allora.... Ossia: mio padre era meccanico/elettrauto..e quando caricava le batterie nel carica batteria da officina cera un tasto che serviva a dare la massima corrente x qualche secondo PER POTER METTERE IN MOTO LA macchina se la batteria era a terra e in carica da poco tempo... E mio padre diceva che a volte se stavi troppo col tasto premuto..alcune batteria si spaccavano...si apriva una spacca laterale...

Ora dico se la batteria si prende lei la corrente che le serve...xke appena gli davi 300A x pochissimo..alcune si autodistruggevano?davvero...allora non me lo spiego piu..i

te lo spiego subito,la corrente se la regola la batteria quando la attacchi a seconda di quanto è scarica vi sarà un flusso più o meno intenso,(intensità di corrente espressa in A),ora,sappiamo che durante un avviamento difficoltoso la bateria scenda anche a valori inferiori ai 10V.
la nostra batteria che è attaccata al caricabatteria stà chiedendo supponiamo 100 A se è collegata all'uscita della ricarica,ora l'unico modo x fargli arrivare più+ corrente immediatamente è quello di aumentare la tensione di carica in modo che a a pari resistenza offerta dal carico(la batteria ) scorrano più A.

non dimentichiamo cosa sono gli Amper,valore indicato nelle formule come "I" intensità,e cioè l'intensità di corrente che scorre attraverso un circuito,ora questo valore dipende da 2 fattori,la tensione (V) e la resistenza che oppone il nostro carico qualunque esso si (R)....
la legge di OHM dice che

I=V/R

ora,se vogliamo che il nostro I aumenti x qualche secondo ci sono 2 modi,o obbassare il valore R o alzare il valor V....
siccome la R non diminuisce perchè è il nostro carico e anzi man mano che la batteria si carica si alza,non ci resta che alzalre V aumentando la tensione del caricabatteria.....


x rispondere alla tua domanda,quel pulsante denominato di solito STARTER non fa altro che dare una botta di 24V alla batteria che vi è attaccata in modo da sopperire a quel calo che da un avviamento ad una batteria già affannata....

sconsigliatissimo farlo alle auto di ultima generazione perchè se malauguratamente la batteria dovesse saltare e di conseguenza interrompersi tra gli elementi ,la nostra auto riceverebbe una botta di 24V diretta in tutte le centraline poichè non vi è più la batteria a fare da stabilizzatore.

è un po' complesso ma non incomprensibile,sempre che sia riuscito ad esporre il concetto in modo adeguato.
 
Sisi..capito benissimo. Pensavo che quel tasto desse piu A senza variare i vols.. Mm cosi certo..pensavo che in un auto nuova se gli arrivassere 24v si accenderebbero vari faló nelle varie centraline...poi leggendo anche tu l'hai scritto.
Grazie
 
non arrivano i 24V perchè c'è la batteria collegata che fa da stabilizzatore,ma se la tieni sotto un bel po' lei cerca di raggiungere la tensione di carica e non riuscendoci comincia a bollire finché non si interrompe,o peggio esplode,ma quello che più conta è che nel momento in cui sparisce elettricamente dal circuito,il 24V raggiunge tutti i punti alimentati i quel momento.
un danno enorme ovviamente.
 
Argomento molto interessante; io uso un caricabatteria Bosch con la possibilità di scegliere tra 6 e 12 volt, carico con la tensione minore lasciandolo collegato più a lungo e basandomi sulla lancetta dell'Ampere (generalmente passa da 4 a circa 2 di minima dove non scende più); a quel punto dopo un po' stacco e dopo un po' di minuti, controllo la batteria il voltaggio arriva sui 13,0 / 13,2 . Su quei sistemi che danno botte di amperaggio molto elevati, possono essere utili in caso di panne, ma non sono da usare spesso; purtroppo nelle rivendite d'auto li usano spesso per far partire auto con batterie scariche.
Visto l'argomento, altra cosa, ogni tot mesi, pulisco con l'attrezzo apposito i terminali della batteria e del cavo, uso poi CRC5-56 e poi vaselina neutra sopra il tutto per rimandare l'ossidazione.