Nuova SLK DIESEL
Primo Contatto » Mercedes SLK 250 CDI Premium
Sa far divertire anche a gasolio
La nuova Mercedes SLK 250 CDI turbodiesel ha un motore brillante e con una gran coppia, che la rende così piacevole da guidare da non far rimpiangere quelli a benzina. Il prezzo, però, non è leggero.
Pubblicato il 28 ottobre 2011
Prezzo € 50.422
Consumo misto 20,4 km/l
Emissioni CO2128 grammi/km
Euro 5
Fuori non cambia
Ci voleva la terza generazione della spider tedesca per rompere la tradizione che la voleva solo con motori a benzina. Del resto, oggi tutti sono più attenti ai consumi, e poi i motori diesel hanno dimostrato di avere molto da dire anche in fatto di prestazioni sportive (basti pensare alle vittorie dei V12 Audi e Peugeot nella 24 Ore di Le Mans). Nulla di strano, quindi, se la Mercedes ha deciso di mettere un motore a gasolio anche sulla SLK. Presentata all’ultimo Salone dell’auto di Francoforte, la Mercedes SLK 250 CDI esternamente non si differenzia dalle sorelle a benzina (leggi qui il primo contatto della SLK 200 CGI Sport), nemmeno nel doppio scarico cromato; ma sotto il cofano c’è il moderno 2.2 a quattro cilindri da 204 cavalli, abbinato al sistema Start&Stop.
Non si distingue per il “bel canto”
È avviando il motore, però, che si sente la differenza. Appena prende vita, infatti, il quattro cilindri biturbodiesel della Mercedes SLK 250 CDI mostra subito il carattere tipico dei motori a gasolio, con il particolare ticchettio e qualche leggera vibrazione. E in accelerazione, quando si pesta sul pedale del gas, il suono rauco si fa sentire parecchio nell’abitacolo (bisogna dire, però, che la SLK che abbiamo provato era un esemplare di preserie). A bassa andatura e a velocità costante, invece, il 2.2 mantiene un tono di voce molto basso, che non compromette il buon livello di comfort generale dell’auto.
Spinge bene a tutti i regimi
In marcia si apprezza la notevole coppia di 500 Nm disponibile già a 1600 giri, che consente di scattare con decisione al semaforo e di riprendere con grande vigore fin dai bassi giri. Nel breve test lungo la costa laziale ci è sembrato che i 6,7 secondi dichiarati dalla casa nello scatto da 0 a 100 km/h non siano lontani dal vero. Notevole anche il dato ufficiale di velocità massima, pari a 243 chilometri l’ora: vedremo se è corretto in una nostra prova sul circuito d’alta velocità di Balocco. Certo, l’allungo non è quello di un motore sportivo a benzina, che magari si spinge fin oltre i 7000 giri. Il 2.2 CDI, poco dopo i 4000 ha già dato tutto ed è inutile insistere con l’acceleratore. Meglio sfruttare le doti di coppia e godersi la spinta vigorosa a ogni pressione sull’acceleratore già sotto i 1500 giri. Quanto ai consumi, se dovesse essere confermata dal nostro centro prove, la media di 20,4 km/l di omologazione sarebbe eccellente per una spider brillante come la SLK.
La guida è da sportiva
Anche l’assetto, le sospensioni e lo sterzo ci hanno fatto una bella impressione: hanno una taratura sportiva, e rendono la Mercedes SLK 250 CDI estremamente maneggevole e divertente sui percorsi tortuosi, soprattutto con le sospensioni attive (1.198 euro). Pure la tenuta di strada e la potenza dell’impianto frenante ci hanno soddisfatti, mentre il cambio a sette rapporti 7G-tronic in modalità automatica non è molto rapido; la situazione migliora quando lo si usa in manuale: salendo e scendendo di marcia con le levette al volante, è più reattivo e si adatta meglio alla guida sportiva.
Dentro sembra una piccola SLS
L’abitacolo, come sulle altre Mercedes SLK, ha una forte impronta sportiva; con la plancia, la consolle, gli strumenti di colore argento e le grandi bocchette tonde dell’aria che ricordano la supercar SLS AMG. I rivestimenti sono impeccabili, ma i comandi di radio, navigatore e “clima” sono numerosi, e prima di usare al meglio tutte le funzioni bisogna studiarsi per bene il libretto d’uso della macchina. Non convince, poi, il discutibile sfruttamento dello spazio a bordo: viaggiando in due non c’è spazio per appoggiare una giacca; manca un’apertura che colleghi l’abitacolo con il baule, per caricare oggetti lunghi, e il bagagliaio, pur non essendo piccolo per una spider, ha una forma molto irregolare.
Vende cara la pelle
La versione Premium è la più ricca (l’altra, la Sport, fa risparmiare 4.840 euro). Di serie ha i sedili sportivi in pelle, il frangivento trasparente Airguide e i fari bixeno. Lunga la lista degli accessori, che vanno dal navigatore satellitare con schermo di 7” integrato nella plancia (2.214 euro, quello estraibile Becker Map Pilot di 5,8” è di serie), alle bocchette di ventilazione Airscarf che soffiano aria calda sul collo (876 euro, per viaggiare a cielo aperto anche nelle mezze stagioni). Ma a pagamento ci sono pure i sensori di parcheggio (883 euro) e il climatizzatore bizona (828 euro), che su un’auto con il prezzo della SLK dovrebbero essere di serie. E per 2.408 euro si può avere il tetto rigido ripiegabile panoramico in vetro, con l’opzione Magic Sky Control: passa da trasparente a scuro premendo un pulsante (leggi qui). Ma così il conto finale si fa ancora più pesante.
Prima automatica, poi manuale
La Mercedes SLK 250 CDI, già prenotabile, arriverà nei saloni a partire dal 26 novembre, con il cambio automatico 7G-tronic. A febbraio 2012 sarà disponibile anche con il manuale a sei marce, al prezzo di 43.114 euro nell’allestimento Sport, e a 47.954 nella versione Premium. A dicembre arriva anche la SLK 55 AMG, con il V8 5.5 a benzina da 421 CV, al prezzo di 75.372 euro.
Secondo noi
PREGI
> Finiture. Com’è consuetudine su una Mercedes, i materiali sono di pregio e le finiture curate. Piacevoli anche i tanti particolari sportivi che fanno assomigliare l’abitacolo delle SLK a quello della costosissima SLS AMG.
> Guida. La SLK è agilissima tra le curve, briosa e tiene bene la strada. Sul misto è davvero divertente. Lo sterzo (con la cremagliera a rapporto variabile) è progressivo nella risposta e preciso.
> Motore. I cavalli non sono pochi e la notevole coppia del 2.2 turbodiesel dà gusto nelle accelerate da fermo. Pur non essendo un motore sportivo, è ben accordato alla macchina.
DIFETTI
> Praticità. Nell’abitacolo manca un ripiano per mettere una giacca e non c’è una botola di collegamento con il baule. Quest’ultimo, inoltre, ha una forma poco regolare e perde molta capacità (da 335 a 225 litri) quando il tetto è aperto.
> Prezzo. La SLK è una spider prestigiosa, ma non costa poco e aggiungendo qualche optional (alcuni dovrebbero essere di serie), il prezzo lievita parecchio.
> Visibilità. Non è facile intuire gli ingombri del muso e, col tetto chiuso, dietro si vede poco. I sensori di parcheggio ci sono, ma si devono pagare a parte.
Primo Contatto » Mercedes SLK 250 CDI Premium
Sa far divertire anche a gasolio
La nuova Mercedes SLK 250 CDI turbodiesel ha un motore brillante e con una gran coppia, che la rende così piacevole da guidare da non far rimpiangere quelli a benzina. Il prezzo, però, non è leggero.
Pubblicato il 28 ottobre 2011
Prezzo € 50.422
Consumo misto 20,4 km/l
Emissioni CO2128 grammi/km
Euro 5
Fuori non cambia
Ci voleva la terza generazione della spider tedesca per rompere la tradizione che la voleva solo con motori a benzina. Del resto, oggi tutti sono più attenti ai consumi, e poi i motori diesel hanno dimostrato di avere molto da dire anche in fatto di prestazioni sportive (basti pensare alle vittorie dei V12 Audi e Peugeot nella 24 Ore di Le Mans). Nulla di strano, quindi, se la Mercedes ha deciso di mettere un motore a gasolio anche sulla SLK. Presentata all’ultimo Salone dell’auto di Francoforte, la Mercedes SLK 250 CDI esternamente non si differenzia dalle sorelle a benzina (leggi qui il primo contatto della SLK 200 CGI Sport), nemmeno nel doppio scarico cromato; ma sotto il cofano c’è il moderno 2.2 a quattro cilindri da 204 cavalli, abbinato al sistema Start&Stop.
Non si distingue per il “bel canto”
È avviando il motore, però, che si sente la differenza. Appena prende vita, infatti, il quattro cilindri biturbodiesel della Mercedes SLK 250 CDI mostra subito il carattere tipico dei motori a gasolio, con il particolare ticchettio e qualche leggera vibrazione. E in accelerazione, quando si pesta sul pedale del gas, il suono rauco si fa sentire parecchio nell’abitacolo (bisogna dire, però, che la SLK che abbiamo provato era un esemplare di preserie). A bassa andatura e a velocità costante, invece, il 2.2 mantiene un tono di voce molto basso, che non compromette il buon livello di comfort generale dell’auto.
Spinge bene a tutti i regimi
In marcia si apprezza la notevole coppia di 500 Nm disponibile già a 1600 giri, che consente di scattare con decisione al semaforo e di riprendere con grande vigore fin dai bassi giri. Nel breve test lungo la costa laziale ci è sembrato che i 6,7 secondi dichiarati dalla casa nello scatto da 0 a 100 km/h non siano lontani dal vero. Notevole anche il dato ufficiale di velocità massima, pari a 243 chilometri l’ora: vedremo se è corretto in una nostra prova sul circuito d’alta velocità di Balocco. Certo, l’allungo non è quello di un motore sportivo a benzina, che magari si spinge fin oltre i 7000 giri. Il 2.2 CDI, poco dopo i 4000 ha già dato tutto ed è inutile insistere con l’acceleratore. Meglio sfruttare le doti di coppia e godersi la spinta vigorosa a ogni pressione sull’acceleratore già sotto i 1500 giri. Quanto ai consumi, se dovesse essere confermata dal nostro centro prove, la media di 20,4 km/l di omologazione sarebbe eccellente per una spider brillante come la SLK.
La guida è da sportiva
Anche l’assetto, le sospensioni e lo sterzo ci hanno fatto una bella impressione: hanno una taratura sportiva, e rendono la Mercedes SLK 250 CDI estremamente maneggevole e divertente sui percorsi tortuosi, soprattutto con le sospensioni attive (1.198 euro). Pure la tenuta di strada e la potenza dell’impianto frenante ci hanno soddisfatti, mentre il cambio a sette rapporti 7G-tronic in modalità automatica non è molto rapido; la situazione migliora quando lo si usa in manuale: salendo e scendendo di marcia con le levette al volante, è più reattivo e si adatta meglio alla guida sportiva.
Dentro sembra una piccola SLS
L’abitacolo, come sulle altre Mercedes SLK, ha una forte impronta sportiva; con la plancia, la consolle, gli strumenti di colore argento e le grandi bocchette tonde dell’aria che ricordano la supercar SLS AMG. I rivestimenti sono impeccabili, ma i comandi di radio, navigatore e “clima” sono numerosi, e prima di usare al meglio tutte le funzioni bisogna studiarsi per bene il libretto d’uso della macchina. Non convince, poi, il discutibile sfruttamento dello spazio a bordo: viaggiando in due non c’è spazio per appoggiare una giacca; manca un’apertura che colleghi l’abitacolo con il baule, per caricare oggetti lunghi, e il bagagliaio, pur non essendo piccolo per una spider, ha una forma molto irregolare.
Vende cara la pelle
La versione Premium è la più ricca (l’altra, la Sport, fa risparmiare 4.840 euro). Di serie ha i sedili sportivi in pelle, il frangivento trasparente Airguide e i fari bixeno. Lunga la lista degli accessori, che vanno dal navigatore satellitare con schermo di 7” integrato nella plancia (2.214 euro, quello estraibile Becker Map Pilot di 5,8” è di serie), alle bocchette di ventilazione Airscarf che soffiano aria calda sul collo (876 euro, per viaggiare a cielo aperto anche nelle mezze stagioni). Ma a pagamento ci sono pure i sensori di parcheggio (883 euro) e il climatizzatore bizona (828 euro), che su un’auto con il prezzo della SLK dovrebbero essere di serie. E per 2.408 euro si può avere il tetto rigido ripiegabile panoramico in vetro, con l’opzione Magic Sky Control: passa da trasparente a scuro premendo un pulsante (leggi qui). Ma così il conto finale si fa ancora più pesante.
Prima automatica, poi manuale
La Mercedes SLK 250 CDI, già prenotabile, arriverà nei saloni a partire dal 26 novembre, con il cambio automatico 7G-tronic. A febbraio 2012 sarà disponibile anche con il manuale a sei marce, al prezzo di 43.114 euro nell’allestimento Sport, e a 47.954 nella versione Premium. A dicembre arriva anche la SLK 55 AMG, con il V8 5.5 a benzina da 421 CV, al prezzo di 75.372 euro.
Secondo noi
PREGI
> Finiture. Com’è consuetudine su una Mercedes, i materiali sono di pregio e le finiture curate. Piacevoli anche i tanti particolari sportivi che fanno assomigliare l’abitacolo delle SLK a quello della costosissima SLS AMG.
> Guida. La SLK è agilissima tra le curve, briosa e tiene bene la strada. Sul misto è davvero divertente. Lo sterzo (con la cremagliera a rapporto variabile) è progressivo nella risposta e preciso.
> Motore. I cavalli non sono pochi e la notevole coppia del 2.2 turbodiesel dà gusto nelle accelerate da fermo. Pur non essendo un motore sportivo, è ben accordato alla macchina.
DIFETTI
> Praticità. Nell’abitacolo manca un ripiano per mettere una giacca e non c’è una botola di collegamento con il baule. Quest’ultimo, inoltre, ha una forma poco regolare e perde molta capacità (da 335 a 225 litri) quando il tetto è aperto.
> Prezzo. La SLK è una spider prestigiosa, ma non costa poco e aggiungendo qualche optional (alcuni dovrebbero essere di serie), il prezzo lievita parecchio.
> Visibilità. Non è facile intuire gli ingombri del muso e, col tetto chiuso, dietro si vede poco. I sensori di parcheggio ci sono, ma si devono pagare a parte.