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Con questo freddo partirà?

Pubblicato alle 17:40 in:
Sembra proprio che le temperature polari perseguiteranno l’Italia ancora per una settimana. Chi deve muoversi in auto ha innanzitutto il problema delle strade innevate. Ma prima deve riuscire a partire.
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IL RISVEGLIO DAL GELO - Le previsioni parlano di un’altra settimana di questo freddo siberiano, che dà una lunga serie di grattacapi agli automobilisti. Dei consigli di guida abbiamo già parlato (leggi qui la news); adesso vediamo che cosa conviene fare prima ancora di partire, ovvero come mettere in moto la vettura senza danneggiarla e senza dover ricorrere al carro attrezzi.

DIMENTICARE I "TERGI" - Per ripulire i vetri dalla neve, usate le mani e una spatola in plastica, magari aiutandovi con uno spray antighiaccio. Evitate gli oggetti metallici, che potrebbero danneggiare il vetro, e non provate ad azionare i tergicristallo; se le spazzole sono bloccate dal gelo, c’è il rischio di bruciare il fusibile che “protegge” il motorino, o comunque di strappare o rovinare le parti in gomma.

PIANO CON LE PORTE
- Se la porta fatica ad aprirsi, significa che il gelo ha “incollato” le guarnizioni al metallo della carrozzeria; per evitare di danneggiarle, tirate con moderazione. Per inserire la chiave nella serratura ghiacciata (se non avete l’apertura con telecomando) potete riscaldarne la punta con un accendino. Ma non esagerate, e state lontani dall’impugnatura: contiene un componente elettronico che potrebbe danneggiarsi con il caldo eccessivo.

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CON LE LUCI, DATE LA SVEGLIA ALLA BATTERIA - Prima di avviare il motore, accendete i fari per 15-20 secondi; in questo modo “riscalderete” un po’ la batteria, aiutandola a fornire il massimo della sua potenza. Poi spegnete le luci e, se l’auto è a gasolio, girate la chiave sulla prima tacca e aspettate fino a che la spia delle candelette si spegne. Infine, premete la frizione (così il motorino di avviamento non deve trascinare anche gli ingranaggi del cambio) e provate…
AL LIMITE, RESTANO I CAVI - Se il motore non si avvia entro qualche secondo, non insistete e aspettate una decina di secondi di riprovare. Se la batteria non ce la fa proprio, potete collegarla a quella di un’altra auto con il motore avviato. Nel manuale d’uso troverete i punti giusti dove collegare i cavi, per evitare il rischio di danneggiare qualche componente elettronico.

IN MONTAGNA, GASOLIO ARTICO - Lasciando una diesel parcheggiata a lungo a temperature molto basse, la paraffina contenuta nel gasolio può solidificare, bloccando filtro e tubature. Di regola, fino a -10 °C non ci sono problemi: nei mesi freddi, i distributori forniscono lo speciale gasolio “invernale”, che rimane fluido fino a queste temperature, e in montagna viene venduto quello “artico” (funziona bene fino a -20°C). Se dovete andare in altura, allora, cercate di fare rifornimento appena prima di arrivare; così, avrete il serbatoio pieno del gasolio più adatto al freddo.

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GLI ADDITIVI CHE AIUTANO I DIESEL
- Esistono anche degli additivi, da versare nel serbatoio, che abbassano ulteriormente la temperatura di solidificazione del gasolio; li vendono accessoristi, ricambisti, distributori, meccanici. Nella maggior parte dei casi hanno un’azione solo preventiva (vanno miscelati prima che il carburante solidifichi), ma ne esistono alcuni che “sbloccano” l’impianto. È utile averne una confezione in macchina.

IL MOTORE VA RAFFREDDATO COMUNQUE - Liberate dalla neve le prese d’aria del motore: fuori fa molto freddo, ma se non arriva aria al radiatore la temperatura del liquido di raffreddamento va rapidamente alle stelle, mettendo a rischio l’integrità del motore.

FRENO A MANO SE PROPRIO SERVE - Infine, quando parcheggiate in pianura, per tenere ferma la vettura inserite la prima o la “retro”, evitando di usare il freno di stazionamento; se si ghiacciano i cavi, c’è il rischio che di non riuscire più a sbloccarlo.
 
Incentivi gpl e metano 2012: le polemiche

Gli incentivi 2012 sono di 500 euro per gli impianti GPL e 650 euro per quelli a metano, ma i fondi si esauriranno entro poche settimane

  • Ritornano tra un mare di polemiche gli incentivi 2012 dedicati alla conversione di vetture a metano e GPL. I fondi stanziati ammontano a soli 1 milione e 785mila euro, una cifra troppo esigua secondo la stima di Federauto (associazione dei concessionari italiani), che giudica gli incentivi uno spreco di soldi pubblici, visto che basteranno ad effettuare "solo" 4.500 trasformazioni.
    Federauto sostiene infatti che i soldi destinati agli incentivi si esauriranno in poche settimane, senza apportare quindi nessun miglioramento sostanziale alla tragica situazione del mercato automobilistico italiano che anche nel mese di febbraio dovrebbe chiudere con una quota negativa del 30%. Secondo l'associazione dei concessionari italiani, il Governo dovrebbe intervenire con provvedimenti più sostanziali basati su interventi duraturi e pluriennali che oltretutto si autofinanzierebbero nel corso del tempo.
    Per accedere ai nuovi incentivi finanziati dallo stato bisogna risiedere in uno dei 600 comuni aderenti all'iniziativa e possedere una vettura Euro 2 o Euro 3 immatricolata dopo il primo gennaio 1997. I vantaggi dei consumatori sono di 500 euro per gli impianti GPL e di 650 euro per quelli a metano.