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Milano Aumentano i trucchi per non Pagare eco pass

Milano Aumentano i trucchi per non Pagare eco pass

Milano, Area C: aumentano i “trucchi”, scende la black carbon

Pubblicato alle 12:30 in:
Il pedaggio milanese ha due nuovi protagonisti: chi entra a sbafo in centro sfruttando le falle del sistema, e la black carbon, la componente carboniosa presente nel PM10, che è scesa di un terzo.
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PER NON PAGARE - Entrano in retromarcia contromano ai varchi elettronici dell’Area C di Milano, e così le telecamere non riescono a leggere le targhe: sono i nuovi “furbetti” del pedaggio entrato in vigore il 16 gennaio scorso, che così accedono a sbafo, senza versare il ticket di cinque euro. Altri invece accedono dalle piste ciclabili. Non che sia proprio un’invenzione (il vecchio Ecopass veniva “perforato” in modo analogo), ma i rischi per la sicurezza stradale sono elevati: il comune sta correndo ai ripari e potrebbe installare altre telecamere.

CHE “BUCO”
- C’è poi il caso dell’ospedale Policlinico. Che, in una circolare, ha addirittura consigliato ai dipendenti un escamotage: anziché entrare dagli ingressi principali passando sotto i varchi e pagando il pedaggio, l’istituto suggerisce di usare l’ingresso secondario di viale Regina Margherita. Attraversando il posteggio interno, si esce in via Pace. Ecco fatto: sei in centro senza aver pagato. Sulla questione è nata un’altra discussione: qualcuno sostiene che non venga commessa nessuna vera irregolarità.

SMOG - Per i “trucchi” che aumentano, la black carbon scende del 30%. Di che si tratta? È la componente carboniosa presente nel PM10 (particelle microscopiche molto dannose per la salute): secondo il comune di Milano, è “considerata dagli esperti la più tossica per la salute umana”. Una risposta ai critici dell’Area C, dopo i risultati dei primi giorni, con il PM10 alle stelle: vedi qui.

LE MAMME PROTESTANO
- Intanto, si apre un nuovo fronte contro l’Area C: un gruppo di mamme protesta perché i vigili vengono impiegati ai varchi della Cerchia dei Bastioni, anziché fuori dalle scuole. Con peggioramento della sicurezza stradale dei bambini. Pronta la risposta del comune: se il servizio scuola non è stato coperto, non è per colpa dell’Area C.
 
Finalmente.
Deve essere applicata pero' anche a chi lede gli altri senza pero' procurarsi danni che richiedano cure ospedaliere.Troppi casi di gente che l'ha fatta franca in vari modi... quando spesso era sotto effetto di robe varie,non rilevate,non appurate.
 
SCATOLA NERA

ragazzi, va bene tutto quello che avete detto riguardo le infrazioni e i (tantissimi) personaggi che non meriterebbero di guidare, ma a me sembra che abbiate un pò perso di vista l'esatta funzione dell'accrocchio in questione: la "scatola nera" non serve a far diventare gli autisti più prudenti e rispettosi del codice stradale, ma è utile a tale scopo solo in maniera "secondaria"; in realtà tali aggeggi servono principalmente a smascherare i tanti finti incidenti che quotidianamente avvengono sulle strade italiane e che costituiscono la maggior parte delle truffe alle assicurazioni: i dati ricavati dalla scatola nera servono a evitare che tante macchine ferme in officine compiacenti risultino invece coinvolte in spaventosi incidenti stradali con rimborsi a 5-6 zeri, perchè i dati di impatto-decelerazione-apertura airbag ecc. non te li puoi inventare, o ci sono sulla scatola nera o l'incidente non è mai avvenuto: TUTTO QUI.

A me l'Intesa-Sanpaolo l'ha già proposta prima del decreto governativo, ma devo ancora verificare quale sia lo sconto sulla tariffa prima di accettare...peraltro la macchinetta la montano e smontano loro, tutto a loro spese presso officina convenzionata e a me "non dovrebbe" costare nulla...o almeno...

Si infatti quello che dissi poco più sopra anche io più o meno:)

Per l'assicurazione, quindi deduco che tu ti sei assicurato con quella compagnia on line offerta dal sito banking on line Intesa Sanpaolo?
 
Mercedes Classe A 2012

Mercedes Classe A 2012

Mercedes Classe A 2012: un concorso per scoprirla

Sarà online da febbraio la nuova applicazione per scoprire i codici QR sui prototipi della nuova Classe A. Al vincitore un viaggio a Ginevra.


Mercedes Classe A Concept »


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Addio camuffature nere per i muletti della nuova Mercedes Classe A. Il costruttore tedesco ha deciso di lanciare un concorso legato ai prototipi della terza generazione della Classe A, riconoscibili per il codice QR sulle fiancate. Partecipare è semplice: basterà avere un telefono dotato di fotocamera e scaricare l'applicazione su Apple App Store e Android Market online da inizio febbraio.
Per vincere il viaggio alla presentazione della nuova Mercedes Classe A al Salone di Ginevra si dovranno fotografare il maggior numero di codici QR, dal vivo o nelle immagini pubblicate sul web, ottenendo così una serie di distintivi (per ottenerli tutti si dovrà partecipare ad una iniziativa su diversi social network). Chi avrà ottenuto più distintivi, avrà maggiori possibilità di vittoria.
Al momento il concorso è stato pubblicizzato per il mercato tedesco ma siamo certi che Mercedes darà l'opportunità anche alla clientela italiana di toccare con mano la nuova Classe A.
 
Megaupload: l'incredibile garage di Kim Dotcom

L'operazione che ha portato alla chiusura di Megaupload ha portato al sequestro di diverse supercar, alcune con "originali" targhe personalizzate.


Megaupload: l'incredibile »

Maserati GranCabrio »

Rolls-Royce Phantom Droph »


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La vicenda della chiusura di Megaupload e dei siti ad esso collegati, tra cui il popolare Megavideo, sta tenendo banco in queste ore su tutta la stampa online e non solo su quella, portando alla luce costanti e sempre nuovi dettagli riguardo la portata dell'operazione messa in atto nella notte (ora italiana) dagli agenti dell'FBI con il supporto dei corpi di polizia di mezzo mondo, compresi quelli di Germania, Nuova Zelanda, Cine, Slovacchia, Filippine e molti altri.
In manette sono finiti i responsabili del sito, come il fondatore Kim Schmitz, conosciuto anche come Kim Dotcom, e il collaboratore Kim Tim Jim Vestor. Ai due sono stati sequestrati numerosi beni di lusso, tra cui maxi-televisori e altre apparecchiature tecnologiche, oltre a numerose vetture di lusso e a un paio di moto.
Secondo i dettagli che continuano ad arrivare dagli USA, la polizia federale avrebbe messo infatti i propri sigilli a diversi modelli Mercedes (Classe M, Classe G, Classe S e CL), a una Rolls-Royce Drophead Coupé del 2008, a una Maserati GranCabrio del 2010 e a due Mini Cooper S sempre del 2010. A queste si aggiungono modelli "storici" come una Cadillac El Dorado del 1957 e una Cadillac Series 62 Convertible del 1959. Inoltre, i garage dei due fermati hanno svelato anche una Harley Davidson e Von Dutch Kustom e due acquascooter Sea-Doo GTX.
Non sono da meno le targhe personalizzate scelte per i propri bolidi, dato che sul retro dei vari modelli campeggiano sigle come "GOD" (scelto per la Rolls Royce Drop Head Coupé), "HACKER", "KIMCOM", "POLICE", "WOW", "MAFIA", "GOOD" e "CEO".
Era possibile immginarlo, ma questa è la prova che la diffusione sul Web di materiale protetto da copyright paga molto bene. Peccato che sia illegale...
 
Io sono venuto a contatto con persone che lavorano nell'ambito e lo scenario è un po' allarmante.

Fanno bene.
 
Distrazioni mortali: triplicati gli incidenti per i pedoni con le cuffie


Pubblicato alle 15:00 in:

Uno studio statunitense rivela che gli incidenti che vedono coinvolti i passanti e i ciclisti sono aumentati esponenzialmente: al via una campagna di sensibilizzazione.

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ISOLANO TROPPO DAL MONDO ESTERNO - Il fenomeno è sotto gli occhi di tutti: basta vedere sulle nostre strade quanti pedoni e ciclisti indossano cuffie o auricolari per ascoltare la musica dai lettori di mp3. Spesso, il volume di questi dispositivi viene tenuto a livelli elevati, tanto da riuscire a coprire, addirittura, il fischio del treno o una sirena. La conseguenza non è solo un danno per l’udito, ma anche il rischio concreto di finire investiti da una macchina o da un tram.

L’ALLARME ARRIVA DALL’AMERICA - Uno studio pubblicato dalla rivista americana “Injury prevention”, rivela che il numero dei pedoni feriti mentre ascoltavano musica in cuffia è più che triplicato tra il 2004 e il 2011: da 16 a 47. Inoltre, nel 70% dei casi, l'incidente è stato fatale. Oltre al fattore volume, che di fatto impedisce di ascoltare i segnali di pericolo, c’è anche un altro aspetto da considerare: dallo studio emerge che la musica rappresenta comunque un elemento di distrazione, e chi l’ascolta presta meno attenzione a quello che succede intorno.

I GIOVANI SONO PIÙ A RISCHIO - Il fenomeno sta diventando così preoccupante che le amministrazioni pubbliche di Inghilterra e Stati Uniti hanno stanziato dei fondi per informare i cittadini sul rischio che si corre indossando cuffie e auricolari, specie nelle trafficate metropoli. La campagna di sensibilizzazione sarà orientata soprattutto ai ragazzi, dato che la ricerca americana evidenzia la giovane età delle vittime: per il 68% si tratta uomini che non hanno ancora compiuto 30 anni.
 
Auto: cosa cambia con le liberalizzazioni del governo Monti


Pubblicato alle 12:55 in:

Fra i numerosi settori interessati dal recente decreto sulle liberalizzazioni, ci sono Rca, carburanti, taxi e autostrade. Per abbassare le tariffe.

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OBIETTIVO - Un provvedimento per stimolare la concorrenza e abbassare le tariffe: così il governo Monti ha presentato il decreto sulle liberalizzazioni varato il 20 gennaio scorso. Numerosi i settori toccati dalle nuove regole: dalle banche alle farmacie, dall’energia ai notai. Per quanto riguarda l’auto, ecco la sintesi delle novità: si tenga presente che alcune norme entreranno in vigore solo nei prossimi mesi.

CARBURANTI - I gestori potranno acquistare i carburanti dove è più conveniente, slegandosi dalle compagnie petrolifere. Avranno inoltre la possibilità di riscattare l’impianto e di realizzare consorzi di acquisto per ridurre i prezzi. Fuori dal centro abitato, nessun limite per i distributori self service. I distributori potranno vendere pure prodotti diversi dai carburanti (bevande, alimenti, quotidiani, periodici, tabacchi e caramelle).

ASSICURAZIONI - Il governo spinge per la scatola nera, che registra i movimenti dell’auto consentendo di ottenere sconti sulla Rc auto. Inoltre, ogni agente dovrà mostrare al cliente tre preventivi Rca: quello della compagnia che rappresenta, più altri due di assicurazioni diverse. E per combattere le truffe, stop ai contrassegni cartacei (facilmente falsificabili), che verranno sostituiti da quelli elettronici.

TAXI - Sarà l’Autorità dei trasporti a svolgere un’istruttoria, città per città, per individuare il numero di licenze taxi necessarie. Via libera a licenze part-time, che il tassista potrà affidare a un altro autista quando non lavora.

AUTOSTRADE - Verrà istituita un’autorità indipendente per vigilare sui pedaggi delle autostrade. In particolare, il “regolatore” definirà le tariffe “price cap” (basato sul parametro base della produttività) che i gestori dovranno applicare.
 
Auto: cosa cambia con le liberalizzazioni del governo Monti


Pubblicato alle 12:55 in:

Fra i numerosi settori interessati dal recente decreto sulle liberalizzazioni, ci sono Rca, carburanti, taxi e autostrade. Per abbassare le tariffe.

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OBIETTIVO - Un provvedimento per stimolare la concorrenza e abbassare le tariffe: così il governo Monti ha presentato il decreto sulle liberalizzazioni varato il 20 gennaio scorso. Numerosi i settori toccati dalle nuove regole: dalle banche alle farmacie, dall’energia ai notai. Per quanto riguarda l’auto, ecco la sintesi delle novità: si tenga presente che alcune norme entreranno in vigore solo nei prossimi mesi.

CARBURANTI - I gestori potranno acquistare i carburanti dove è più conveniente, slegandosi dalle compagnie petrolifere. Avranno inoltre la possibilità di riscattare l’impianto e di realizzare consorzi di acquisto per ridurre i prezzi. Fuori dal centro abitato, nessun limite per i distributori self service. I distributori potranno vendere pure prodotti diversi dai carburanti (bevande, alimenti, quotidiani, periodici, tabacchi e caramelle).

ASSICURAZIONI - Il governo spinge per la scatola nera, che registra i movimenti dell’auto consentendo di ottenere sconti sulla Rc auto. Inoltre, ogni agente dovrà mostrare al cliente tre preventivi Rca: quello della compagnia che rappresenta, più altri due di assicurazioni diverse. E per combattere le truffe, stop ai contrassegni cartacei (facilmente falsificabili), che verranno sostituiti da quelli elettronici.

TAXI - Sarà l’Autorità dei trasporti a svolgere un’istruttoria, città per città, per individuare il numero di licenze taxi necessarie. Via libera a licenze part-time, che il tassista potrà affidare a un altro autista quando non lavora.

AUTOSTRADE - Verrà istituita un’autorità indipendente per vigilare sui pedaggi delle autostrade. In particolare, il “regolatore” definirà le tariffe “price cap” (basato sul parametro base della produttività) che i gestori dovranno applicare.
Mah io penso che liberalizzando si vada solo a diluire il lavoro che in alcuni settori e' gia' poco , e poi onestamente
sanare il bilancio dello stato mettendo la broda a €5 al lt tagliando tutto ero capace anche io
 
24 gennaio 2012
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Politica e trasporti
Rivolta dei Tir: ci scappa il morto

Pubblicato alle 13:14 in:
Stamane, ad Asti, una camionista tedesca che non partecipava al blocco dei Tir ha investito un manifestante. Intanto, il blocco degli autotrasportatori causa disagi agli automobilisti e interrompe la produzione della nuova Fiat Panda a Pomigliano.
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TRAGEDIA - Ci è scappato il morto: durante il blocco dei Tir che sta paralizzando l’Italia, stamane ad Asti una camionista tedesca 52enne che non partecipava al fermo ha investito un manifestante, sembra in modo del tutto accidentale. Massimo Crepaldi, 46 anni, è deceduto sul colpo. Nel frattempo, la protesta degli autotrasportatori contro il governo prosegue: si ribellano agli aumenti generalizzati, dal gasolio ai pedaggi autostradali, fino all’Irpef e alle assicurazioni. Fra le rivendicazioni, maggiore certezza sui tempi di pagamento.

AUTOSTRADE IN TILT
- Gravi disagi per gli automobilisti, intrappolati nei blocchi delle autostrade e anche sulle Statali, un po’ ovunque lungo lo Stivale. Problemi per il rifornimento di beni di prima necessità, e anche per la benzina: in Sicilia, epicentro della rivolta (animato dal Movimento dei Forconi), si registrano code lunghissime ai pochi distributori aperti; e il mercato nero della benzina impazza, con un litro di carburante volato a due euro e mezzo il litro.

PANDA BLOCCATA - Lo sciopero dei Tir ferma anche le fabbriche Fiat. In particolare, la linea di assemblaggio della nuova Panda a Pomigliano d’Arco (Napoli) è stata costretta a fermarsi perché mancano i componenti per produrla. Problema pure a Melfi, Cassino, Mirafiori e Sevel.
 
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La Pirelli verso un futuro più “verde”

Pubblicato alle 13:42 in:
Il colosso dei pneumatici ha firmato un’intesa col ministro dell’Ambiente per ridurre del 15% entro tre anni le emissioni di CO2 nel processo produttivo.
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GAS SERRA SOTTO CONTROLLO - Un impegno a ridurre del 15% le emissioni di CO2 e di oltre il 50% il prelievo di acqua entro il 2015. È questo il contenuto dell’accordo firmato dal presidente della Pirelli, Marco Tronchetti Provera (nella foto) con il ministero dell’Ambiente Corrado Cini, per contenere l’impatto ambientale derivante dalla produzione e dall’impiego di pneumatici. Con questa intesa (firmata nell’ambito della conferenza internazionale “Driving Sustainability”), la Pirelli ha dichiarato di impegnarsi a tenere sotto controllo la quantità di gas a effetto serra emessi nel ciclo produttivo, attraverso nuovi investimenti in tecnologie “verdi”.

INVESTIRE PER INQUINARE MENO - “Parlare di sostenibilità oggi” ha dichiarato il presidente della Pirelli, “significa parlare innanzitutto di tecnologie che permettono di migliorare costantemente la qualità della vita. La vecchia Europa non può competere con i Paesi emergenti dal punto di vista dei costi di produzione e della domanda interna, ma una delle cose in grado di garantirci un futuro è senza dubbio quella di essere molto più avanti nella ricerca di un modello industriale di crescita sostenibile. In questo senso, l’Italia e l’Europa hanno sviluppato eccellenze che esportano in tutto il mondo”.

UNA LUNGA STRADA DA PERCORRERE - La ricerca dello sviluppo sostenibile, è un percorso iniziato qualche anno fa, che ha portato l’azienda italiana nel 2011 a diminuire del 6% i consumi di energia rispetto al 2010 e del 20% i prelievi d’acqua. Complessivamente, le misure messe in atto dalla Pirelli dal 2009 a oggi hanno permesso di utilizzare due milioni di metri cubi d’acqua in meno ogni anno, con una minore emissione di CO2 del 5% rispetto al 2009.
 
25 gennaio 2012

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Notizie dalla rete

Il telefonino controlla la distanza di sicurezza


Pubblicato alle 14:05 in:

Un'applicazione permette di trasformare il proprio smartphone in un sistema che aiuta a mantenere le distanze di sicurezza. Al momento è disponibile gratuitamente solo per il sistema operativo Android.

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INCREMENTA LA SICUREZZA - Si chiama iOnRoad l'applicazione scaricabile sugli smartphone che aiuta a mantenere la distanza di sicurezza dall'auto che precede. Il suo funzionamento è alquanto semplice: grazie alla telecamera del telefonino rivolta verso la strada e al sistema GPS, iOnRoad valuta la velocità e la distanza dall'auto che precede avvertendo il guidatore se questa si riduce troppo velocemente. Si tratta di una funzione che oggi viene offerta da diverse case automonibiliste con i moderni (e costosi) sistemi radar, e funziona anche in “background”, cioè quando sono attive altre applicazioni come il navigatore satellitare (vedi il video sotto).

iOnRadar: il telefonino si trasforma in un radar

Guarda gli altri video »







SI SCARICA GRATIS - Presentata al CES (Consumer Electronic Show) di Las Vegas, iOnRoad è al momento disponibile solo per gli smartphone che utilizzano come sistema operativo Android (è richiesta la versione 2.2), ma la Picitup, società che l'ha sviluppata, promette che presto sarà offerta anche per gli iPhone. La cosa più interessante, è che iOnRoad si può scaricare (al momento) gratuitamente.
 
Notizie dalla rete

Ferrari FF a bioetanolo: ancora più potente, ma "verde"


Pubblicato alle 12:35 in:

Un preparatore norvegese propone la conversione per alimentare il V12 di Maranello con l'E85. Offerta a 1.500 euro farebbe aumentare la potenza fino a 875 CV e “tagliare” le emissioni di anidride carbonica dell'80%.



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PIÙ POTENZA - Rendere un'auto sportiva come la nuova Ferrari FF ancora più potente, ma meno inquinante è possibile? Secondo la Customized, un'azienda norvegese che propone accessori ed elaborazioni per le auto, sì. Senza adottare costose e complicate soluzioni come la tecnologia ibrida, il preparatore norvegese promette di aumentare la potenza del V12 di Maranello fino a 875 CV (di serie sono 683) e ridurre dell'80% le emissioni di anidride carbonica, grazie alla conversione per l'utilizzo del bioetanolo E85 come carburante. Un risultato reso possibile dal maggiore numero di ottani (105) che l'E85 è in grado di offrire rispetto alla benzina (98).




UNA STAZIONE A LA SPEZIA
- Ricordiamo che il bioetanolo è l'alcol prodotto dalla fermentazione di biomasse (come i cereali, canna da zucchero, vinacce): può essere miscelato in diverse quantità insieme a carburanti fossili come la benzina, per alimentare i motori. Il più comune e diffuso è l'E85, composto dall'85% da etanolo e dal 15% di benzina. Pochi sono i paesi nel quale viene utilizzato: oltre al Brasile e alcuni stati degli Usa, ci sono la Svezia e alcune città europee come Rotterdam (Olanda), Somerset (Inghileterra), Dublino (Irlanda) e Madrid (Spagna) che partecipano al progetto Best (Bioethanol for Sustainable Transport) guidato dall'Unione Europea: In Italia esiste una stazione di rifornimento a La Spezia.




NON È L'UNICA
- Ben consapevoli delle proprietà del bioetanolo, diversi costruttori costruttori di auto sportive propongono dei loro modelli con motori adattati per essere alimentati con questa miscela. È il caso della Bentley Supersport e della Koenigsegg Agera R (nella foto sopra), la cui potenza passa da 927 CV con alimentazione a benzina, ad oltre 1.100 CV con il bioetanolo.
 
Mercedes BLS, foto spia

Nuove foto spia per l'inedita berlina tedesca realizzata sul pianale della Classe B.


Mercedes BLS, foto spia »

Mercedes CLS Model Year 2 »


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La nuova Mercedes BLS si è fatta sorprendere durante una sessione di test. Coperta da pesanti camuffature per nascondere l'inedita carrozzeria, la nuova tre volumi compatta tedesca arriverà sul mercato entro i primi mesi del 2013. Ispirata stilisticamente alla concept car F800, la Mercedes BLS nascerà sul pianale della nuova Classe B, offrendo così un comodo abitacolo per quattro persone a fronte di dimensioni contenute.

Rivale della nuova Audi A3 berlina, la Mercedes BLS sarà spinta dalla nuova motorizzazione 1.4 turbo benzina negli step di potenza da 122 e 160 cavalli, oltre all'unità turbodiesel 1,8 in arrivo quest'anno sotto il cofano dei modelli Classe C e Classe E. Secondo alcune fonti interne la nuova Mercedes sarà commercializzata anche in versione AMG e abbinata alla nuova unità quattro cilindri 2.0 turbo da 260 cavalli.

Pronta al debutto a settembre al Salone di Parigi o a gennaio 2013 al Salone di Detroit, la nuova Mercedes BLS arriverà nelle concessionarie ad un prezzo di partenza inferiore ai 30.000 euro.
 
Hiriko: quando l'auto elettrica diventa pieghevole

La sinergia tra 7 aziende basche e il Mit di Boston ha permesso la creazione della Hiriki, auto elettrica biposto che si ripiega in 1 metro e mezzo.


Hiriko, l'auto elettrica »


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Non solo è un'auto elettrica ma è anche pieghevole: l'ideale in fatto di maneggevolezza e di basso (o nullo) inquinamento astmosferico. Diverse città europee si sono affrettate ad adottare Hiriko, una piccola citycar a 2 posti presentata addirittura all'interno del palazzo della Commissione europea a Bruxelles, per mano del presidente Manuel Barroso, che è stato il primo a testare lo spazio di questa piccola vettura destinata principalmente al traffico urbano del futuro.
"Non è un nome giapponese, ma basco" precisa il commissario Ue. E' infatti proprio a Bilbao che è stata costruita, grazie alla collaborazione tra un consorzio di 7 aziende basche e il Mit di Boston, che l'ha ideata e ne ha permesso la realizzazione con il sostegno di diverse città del mondo, fra cui Hong Kong e San Francisco le cui amministrazioni comunali sono rimaste colpite dal progetto.
La Hiriko è un'auto ripiegabile in uno spazio di 1 metro e mezzo e la sua autonomia dichiarata è di circa 120 chilometri, tutti attraverso la batteria al litio. Oltre che dalle dimensioni, la maneggevolezza è data dal fatto che le ruote sono tutte sterzanti e che il motore è stato sistemato proprio al centro della vettura, in modo da poter permettere - in fase di parcheggio del veicolo - di ridurne le dimensioni attraverso una sorta di "piegamento" tramite lo scorrimento verso l'alto dell'abitacolo.
La commercializzazione dell'Hiriko è stata prevista per il 2013 e potrà essere acquistata da privati per 12.500 euro. Una delle peculiarità dell'organizzazione è data dal fatto che le città che decideranno di utilizzarla fra i mezzi di servizio o come vettura da destinare al car sharing saranno autorizzata a produrla, attraverso il know how fornito dal consorzio di aziende spagnole e dal Mit
 
Mercedes 300 SL Gullwing 1955: battuta all'asta a 4.6 milioni di dollari

Asta milionaria per uno dei 29 esemplari della Mercedes 300 L Gullwing con carrozzeria in alluminio.


Mercedes-Benz 300 SL Gull »

Mercedes 300 SL Gullwing »

Mercedes SL 1954 »


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Il settore delle auto storiche non conosce la parola crisi. La casa d'aste Gooding & Company ha battuto all'asta una rarissima Mercedes 300 SL Alloy Gullwing al prezzo record di 4.62 milioni di dollari, pari a 3.5 milioni di euro. Cos'ha di speciale il modello aggiudicato da un facoltoso collezionista in Arizona ad un prezzo superiore di oltre 2 milioni di dollari rispetto alla stima iniziale? La Mercedes 300 SL Gullwing battuta all'asta è una dei 29 esemplari con carrozzeria in alluminio e vetri in plexiglas.
Venduta il 20 aprile del 1955 in California, la Mercedes 300 SL Gullwing numero di telaio 550028 nella sua storia ha viaggiato tra la Germania e gli Stati Uniti. Nel 1980 fu venduta ad un collezionista tedesco per 57,000 dollari, per poi essere restaurata nel 1982 da Hill & Vaugh a Santa Monica, vere leggende nel campo dei restauri e plurivincitori al concorso di eleganza di Pebble Beach. Acquistata nel 2009 dal collezionista Ken McBridge, la 300SL è stata sottoposta ad un restauro totale durato due anni da parte di Rudi Koniczek , numero uno al mondo per quanto riguarda i restauri delle SL Gullwing con carrozzeria in alluminio.
Come dimostra la galleria fotografica, il restauro della Mercedes 300 SL Gullwing ha cancellato i quasi 60 anni di vita trascorsi. Verniciata nella colorazione originale grigio argento, la coupé tedesca mostra degli interni perfettamente restaurati dove non manca anche il kit di valigie originali dell'epoca. Naturalmente anche il motore è stato riportato al suo stato originale, assicurando una potenza massima di 215 cavalli.
 
Auto blu: in futuro saranno a noleggio?

Per tagliare le spese relative alle auto blu, il governo sta pensando a formule di noleggio a lungo termine, togliendo la proprietà alla PA.



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Nell'ambito di una politica sui tagli alle spese pubbliche, il governo Monti sta pensando di cambiare le regole relative alle auto blu di dello Stato e delle amministrazioni locali.
La prima proposta è che tali vetture di servizio non siano più di proprietà dello Stato ma siano a noleggio, come avviene per le flotte di auto aziendali, per le quali sono state studiate formule diverse dall'acquisto vero e proprio.
Intanto, il governo si appresta a emanare nuove misure in tal senso dopo aver portato a termine il monitoraggio sui messi di servizio, iniziato almeno 2 anni fa con l'allora ministro Brunetta.
In un'audizione al Senato, il ministro per la Funzione Pubblica, Filippo Patroni Griffi, ha riferito che sono ancora troppe le amministrazioni centrali e locali sulle quali pesa il fardello finanziario del mantenimento in organico di auto blu, che oltretutto sono di numero troppo elevato: se le ultime stime indicano che in Italia il parco auto blu tocca le 500mila unità, negli Usa si arriva a malapena a quota 73mila e in Francia quota 65mila.
"Pertanto - ha detto il titolare del dicastero - potremmo scegliere formule di noleggio a lungo termine, evitando l'acquisto di nuovi mezzi".
 
Incentivi auto elettriche: il Governo ci pensa

Per il Ministro Clini l'auto elettrica potrebbe essere l'occasione per far ritrovare all'Italia la competitività. E si parla anche di incentivi.


Nissan Leaf nuove immagin »

Peugeot iOn »

Tesla Roadster 2011 »


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Arrivano buone notizie per quanto riguarda gli incentivi auto elettriche, dato che, secondo quanto assicurato durante il convegno "L'auto elettrica ama il Green" tenutosi a Milano dal Ministro dell'Ambiente Corrado Clini, al Parlamento c'è un disegno di legge per l'erogazione di contributi all'acquisto di automobili alimentate ad energia elettrica.
Sebbene il disegno di legge bipartisan sia attualmente fermo, Clini ha spiegato che le risorse economiche per gli incentivi per le auto elettriche si potrebbero trovare, un po' come fatto con quelli del 55% sulle ristrutturazioni edilizie energetiche i cui effetti per lo Stato sono stati molto positivi.
Il Ministro dell'Ambiente vede comunque l'auto elettrica come un punto fermo per la città del futuro, tanto da dichiarare: "L'auto elettrica sta diventando un prodotto significativo, anche se di nicchia, per i sistemi urbani. Ci sono grandi case automobilistiche europee che stanno investendo su questo. Io spero che l'Italia riesca a consolidare la sua capacità produttiva per fare in modo che non succeda quello che è successo con il fotovoltaico".
Oggi però il mercato è cambiato, tanto che tutti i produttori più importanti hanno lanciato o stanno per lanciare almeno un modello elettrico o ibrido e lo stesso pubblico, che fino a qualche anno fa guardava con un certo scetticismo a queste vetture, va convincendosi sempre di più dei vantaggi da essi forniti seppur non mancano quanti, giustamente, ne sottolineano i limiti che ancora sussistono e che sembrano talvolta frenarne la diffusione su larga scala.
 
Una Rolls-Royce sì, ma personalizzata

Rolls-Royce: 8 vetture su 10 subiscono interventi di personalizzazione post vendita. La nuova moda dei nuovi ricchi...


Rolls Royce Phantom "mult »

Rolls-Royce Ghost Model Y »

Rolls Royce Apparition: c »


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Chi compra le Rolls-Royce ama personalizzarle. A dirlo sono gli stessi dirigenti del marchio del gruppo BMW, che hanno precisato che il 56% dei clienti dell'azienda che nel corso del 2011 hanno ordinato una Ghost hanno effettuato interventi meccanici o estetici su misura per rendere la propria super auto un esemplare praticamente unico.
A metter mano su queste vetture storicamente sinonimo di lusso automobilistico è la stessa azienda costruttrice che propone dalla verniciatura in colori personalizzati all'installazione di cerchi e pneumatici speciali fino all'introduzione di set di champagne, umidificatori o piccole dispense di cibo per rendere l'abitacolo più "vivibile" (come se non lo fosse già abbastanza, con tutti quegli accessori super lusso).
Una nota Rolls-Royce spiega che il trend che porta i clienti a personalizzare la propria Ghost, segue una tendenza iniziata con le Phantom alcuni anni fa e che nel 2011 ha vissuto un vero e proprio boom al punto che ogni 10 modelli commercializzati nel mondo, 8 avevano subito interventi di personalizzazione più o meno evidenti.
In alcuni mercati, come quello del medio Oriente, queste modifiche richieste dal cliente sono avvenute praticamente nel 100% dei casi, rispetto al 75% del 2005. Anche in Europa, solitamente più sobria in fatto di "ritocchi", nel giro di 4-5 anni si è passati da un tasso del 50% a uno dell'89, mentre negli Usa si è saliti dal 40% all'84 e in Asia dal 50 al 79%. Boom anche nel Regno Unito, che per il costruttore rappresenta il terzo mercato mondiale: qui le personalizzazioni sono passate dal 60% delle vendite fino all'88%.
Per questo motivo, lo staff che Rolls-Royce dedica a questo settore nel giro di 5 anni è raddoppiato, passando da 25 a 50 dipendenti mentre si sta pensando addirittura di ingrandire la superficie produttiva dedicata alle personalizzazioni delle auto.
 
Come montare le catene da neve: le istruzioni

Con la stagione invernale diventa d'attualità l'uso di catene da neve: ecco quindi alcune semplici suggerimenti su come montarle correttamente.

Pagina 1: Come montare le catene da neve Pagina 2: Le istruzioni passo per passo

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Durante la stagione invernale gli pneumatici invernali o le catene da neve diventano accessori indispensabili (in alcuni casi obbligatori) per chi vive nelle zone montane o nelle città a rischio nevicate, e il loro corretto utilizzo è fondamentale per consentire di spostarsi in tutta sicurezza sulle strade innevate.
Una delle operazioni basilari, ma che spesso mette in difficoltà diversi automobilisti, è il montaggio delle catene da neve. Una corretta installazione di questo strumento è importante e, nonostante quello che comunemente molti credono, il loro montaggio non è così complicato come sembra.
In questi giorni su Internet si sta diffondendo un video (che pubblichiamo nella pagina successiva) realizzato dall'assessore ai trasporti della Provincia di Arezzo, Francesco Ruscelli, il quale mostra in pochi minuti le operazioni da fare per montare le catene. Noi di Motori.it facciamo i complimenti all'assessore per aver divulgato, in modo anche ironico, queste informazioni importanti per la sicurezza, ma spesso sottovalutate.