Nucleare si nucleare no

Con il referendum del 1987 gli italiani non poterono dire no al nucleare. Non era quella, infatti, la domanda che trovarono sulla loro scheda. I quesiti erano tre. Volevano abrogare la legge che attribuiva al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) il potere di determinare le aree dove insediare le centrali elettronucleari, nel caso non lo facessero le Regioni? Volevano abrogare la legge che autorizzava l'Enel a versare contributi a Regioni e Comuni in proporzione all'energia prodotta sul loro territorio con centrali nucleari o a carbone? Volevano abrogare la legge che consentiva all'Enel di "promuovere la costruzione" di impianti elettronucleari "con società o enti stranieri" o anche "assumere partecipazioni che abbiano come oggetto la realizzazione e l'esercizio di impianti elettronucleari" all'estero? Gli elettori dissero sì, a grande maggioranza, e la loro risposta ebbe l'effetto di cancellare quelle norme. Ma il governo avrebbe potuto costruire centrali con altre regole, diverse da quelle abrogate, e avrebbe dovuto, a giudizio di molti osservatori, completare la costruzione degli impianti in corso d'opera. Avevamo investito molto denaro e creato le condizioni per la nascita di imprese che avrebbero dato un notevole contributo al nostro progresso tecnologico. Ma la classe politica preferì cavalcare pigramente e pavidamente le paure di Cernobyl, smantellare il lavoro già fatto, e buttare via spensieratamente, insieme a parecchio denaro, una somma difficilmente quantificabile di esperienze scientifiche. Naturalmente il prezzo di quella sconsiderata decisione venne pagato dai contribuenti soprattutto con le bollette dell'Enel. L'8 novembre 1987 fu il giorno in cui un'alleanza tra la demagogia e la paura mise in ginocchio contemporaneamente l'economia, la scienza e la politica del Paese. Quanto dura la validità legale di un referendum? Per quanto tempo siamo tenuti a rispettarne le conclusioni? Mi sembra di comprendere che giuristi e costituzionalisti hanno su questa materia pareri diversi. Mi limito a osservare che ogni consultazione referendaria riflette le tendenze e le condizioni prevalenti in una precisa circostanza storica. Nel 1987 votammo dopo la caduta del prezzo del petrolio e all'ombra del disastro di Cernobyl. La situazione oggi è alquanto diversa. Conosciamo meglio le potenzialità e i limiti delle energie alternative. Sappiamo quanto sia pericoloso dipendere da fornitori stranieri. Siamo circondati da centrali nucleari, spesso costruite con nuove tecnologie. Importiamo energia nucleare a buon prezzo dai Paesi vicini per una quantità pari al 20% del consumo nazionale. Viviamo in un mondo in cui il nucleare è all'ordine del giorno anche per coloro che, come la Gran Bretagna, se n'erano allontanati (i laburisti hanno recentemente varato un programma per la costruzione di nuove centrali). E infine, l'Enel non è più una industria pubblica. È una società per azioni a cui non possiamo legare le ali impedendole di muoversi sui mercati internazionali con la stessa libertà con cui si muovono i suoi concorrenti. Sino a quando dovremmo continuare a rispettare le ambigue decisioni del 1987? Se gli oppositori del nucleare lo vorranno potranno sempre, in futuro, proporre altri referendum. Ma non possono trincerarsi dietro quello di 22 anni fa.
 
ovviamente no nucleare

il futuro, dovrebbe essere (e non son l'unico che la pensa così) che l'energia sia auto prodotta a livello di comunità, ossia delocalizzata, mentre ora, si pensa di fare centrali nucleare al prezzo di 3 miliardi di euro l'1...

facendo 2 calcoli

3 kw fotovoltaici vengon 17.000 euro

3 miliardi \17k euro= 176470 impianti fotovoltaici da 3 kw...bastan i numeri?al prezzo di una centrale nucleare 176.000 famiglie graverebbero costo 0 sia su ambiente che economia, anzi reimmettendo in rete l'energia in eccesso anche di più....quante 176.000 famiglie consumerebbero 3kw contemporaneamente?mai...

in attesa dei prossimi black out estivi buona serata...

aggiungo il fatto di aver tutto centralizzato ossia poche unità che producon tanta energia...ne salta una e si torna all'età della pietra ...( esempio http://en.wikipedia.org/wiki/Northeast_Blackout_of_2003 )

p.s. guardate la lista dei black out nel mondo..dal 65 ad oggi..non notate uno strano aumento dal 2000 in poi?

http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_power_outages

Anch'io son per le energie rinnovabili(fin dove possibile il piu' possibile).
Allo stato attuale non c'è nessun'altra tecnologia, al di là degli idrocarburi, che possa garantirci l'energia elettrica a noi necessaria.
Voglio darvi un pò di dati in modo telegrafico.
Al mondo ci sono oltre 400 reattori nucleari, di cui oltre 50 in Francia.
Fonte Terna, dati del 2006 sulla produzione di energia elettrica mondiale in base alla fonte:
- idrica, 16,6%
- eolica, 0,6%
- fotovoltaica, 0,02%
- termica (leggasi combustibili) 68%
- geotermica, 0,29%
- nucleare, 14,7%
L'energia non si può accumulare. Quella che si sta consumando in questo preciso istante è stata prodotta una frazione di secondo prima.
Se non c'è irraggiamento solare non si può avere l'energia dai pannelli.
Il vento: una pala eolica da 1 MW è alta 60/70 metri su una superficie di qualche migliaio di metri quadrati. Una cosa gigantesca (oltre che brutta). In questo momento in Italia ci sarà un consumo di oltre 40 mila MW, ma si arriva a punte di oltre 50 mila MW. Dunque di quante mega pale eoliche dovremo aver bisogno (ammesso che ci sia il vento disponibile, sempre). Non parliamo di quanti pannelli sarebbero necessari per garantire un simile consumo (se ricordo bene 1 mq di pannelli dà 100 watt o giù di lì).
Sappiate che il sistema dell'energia elettrica funziona come la dinamo della bicicletta: più pedali più fai luce. Ma se ti fermi al semaforo si spegne il fanale.
Spero di avervi dato degli spunti di riflessione/discussione.

Per chi ha voglia e tempo: http://www.impresaoggi.com/it/d_en.asp?cacod=166
 
Ultima modifica:
Aggiungo che per avere 3 kw (a casa mia abbiamo 4,5 kw....) servono oltre 30 mq di pannelli solari che costano un botto. Naturalmente si riesce a fare un ciclo di lavatrice se, e solo se c'è il sole che spacca le pietre. Figuratevi che estensione territoriale serve per un paesino di 3 mila anime.
Poi quali sono le dimensioni di una pala eolica da 0,5 MW o da 1 MW. E quanto sono brutte da vedere, soprattutto se in un parco ce ne sono una decina.
Le ho viste più volte: sono degli affari spaventosamente grandi e spaventosamente brutti.
Lancio una provocazione: voglio una centrale nucleare a 1 km da casa mia. Ma, visto che nessuno la vuole (vedi TAV o altre infrastrutture), mi devono garantire una fornitura gratuita di 8 kw così alimento ad energia elettrica il riscaldamento, il piano cottura e lascio tutte le luci di casa accese 24 ore al giorno....

Adesso ho scritto troppo...a voi la parola!:asd: :asd:
 
Ultima modifica:
Premesso che sono convinto della razionalità e necessità di una scelta ANCHE nucleare. Non da oggi, ma dai tempi del liceo (metà anni '70). E che non ho cambiato idea, anche se abito a 7 km da Caorso. Quindi io sono sempre stato e rimango favorevole al nucleare.
...................

Allo stato attuale non c'è nessun'altra tecnologia, al di là degli idrocarburi, che possa garantirci l'energia elettrica a noi necessaria.
......................
[/URL]

..............................
Lancio una provocazione: voglio una centrale nucleare a 1 km da casa mia. Ma, visto che nessuno la vuole (vedi TAV o altre infrastrutture), mi devono garantire una fornitura gratuita di 8 kw così alimento ad energia elettrica il riscaldamento, il piano cottura e lascio tutte le luci di casa accese 24 ore al giorno....

Adesso ho scritto troppo...a voi la parola!:asd: :asd:
Quoto..:)
 
L'energia non si può accumulare.

In realtà c'è un ottimo sistema che è quello di accoppiare l'idroelettrico al nucleare cioè di notte si ripompa l'acqua nell'invaso superiore mentre di giorno si produce anche coll'idroelettrico proprio quando c'è maggior necessità di corrente. Anche le centrali termoelettriche non possono "rallentare" perchè scadrebbe l'efficienza.
Di tutte le altre fonti rinnovabili bisogna fare comunque un bilancio dell'intero sistema cioè mettere in conto pure l'impatto di produzione e lo smaltimento a fine carriera!
Adesso i pannelli arrivano a 250W e sono grandi 1,6 mq quindi al di là del costo è bello che ogni casa sia in grado si essere energeticamente autosufficiente (ben più importanti a mio avviso sono le dispersioni termiche) ma soprattutto a mio parere bisognerebbe sfruttare i tetti dei capannoni!
 
quoto slk...si potrebbe spender molto meno in bollette avendo delle case ben coibentate.

@shamal l'energia eccome se si accumula! quella scatola al piombo da 100 ah o giù di lì che hai nel cofano della tua mb lo è!;) per autosufficenza si intende cmq abbinare pannelli solari a batteria.

a chi interessi l'argomento cerchi in google '' vivere off the grid'' a me interessa molto, se pensate essere autosufficienti vuol dire davvero tanto

cmq 20 anni fa sarei stato anche io pro...se deve farle la francia a 1 km dai nostri confini e farcela pagare come se fosse oro allora tanto valeva farcele noi...
 
Informazione Pubblicitaria - Continua a leggere sotto
Perché nell'interno della terra c'è di tutto ed in quantità molto maggiori (mai pensato ai giacimenti d'uranidi?). Perché un qualsiasi vulcano potrebbe portare alla luce più probabilmente sacche di materiali assai più nocivi che non i depositi di qualche tonnellata di uranio irradiato (presente la nube islandese?).

l'uranio in natura non è atomicamete cosi pericoloso perche non trattato.
se il vulcano ci ammazza non possiamo dire:vabbe siccome potrei morire allora mi drogo tanto mi potrebbe capitare lo stesso.
Come non esistono modi di produrre energia senza rischi???
Scusami ma approvo solo il discorso politico.ciao

p.s. oh, ovviamente ho solo espresso il mio parere senza intenzione di polemica

saluti
 
Ultima modifica:
Qui' nessuno a completamente torto o completamente ragione.
Tutti diciamo delle cose vere.
Il fatto è che di base(a mio modesto e personalissimo parere),bisognerebbe cambiare il nostro approccio con l'elettronica,gli elettrodomestici e di conseguenza i consumi.
Perchè se c'è una pur minima possibilita' di autoalimentare la propria abitazione non farlo?(D'accordo,i costi sono esosi,ma qui' si apre un altro discorso..in cui forse è meglio non addentrarsi).
Perchè invece di far partire la caldaia/scaldabagno per la doccia,non posso sfuttare l'energia del sole? (almeno quando c'è).
Qualcuno poi,ha parlato di RISCHI nel produrre pannelli solari e simili...Ma S C H E R Z I A M O?
Vorrei ricordare a tutti,che quando una "super sicura"centrale nucleare ha una "perdita" o "salta",si muore nel raggio di centinaia di km,il cibo diventa veleno,non c'è latte buono per nessun neonato/bambino,e le donne in gravidanza danno vita a dei mostri che non hanno niente di umano.
A me pare un tantino piu' di un "rischio".
 
Non ho letto tutto ma dico la mia fesseria perchè non me ne intendo, ho solo l'impressione che intanto non possiamo competere con la Finlandia e che anche se si facessero le centrali nucleari (alle quali sarei favorevole*) sarebbe come salire su un treno a fine corsa, non mi sembra ci sia l'intenzione di fare centrali dell'ultimo grido e siccome non ne abbiamo una, ora che son finite e partite saranno già vecchie.

Avere paura delle centrali però è inutle dato che soprattutto qui al Nord ne siamo circondati da quelle oltralpe:ka:

* era per dire che sarei più convinto se non ci eravamo denuclearizzati, è per quello che ho l'impressione che ormai il treno è perso.
 
sarebbe come salire su un treno a fine corsa, non mi sembra ci sia l'intenzione di fare centrali dell'ultimo grido e siccome non ne abbiamo una, ora che son finite e partite saranno già vecchie.


già....... siamo in italia. :icon_smile_sculacci Dove al ragazzo di colore viene mandato dal mercato settimanale e poi i politici vanno a comprare i biglietti della partita con la macchina di stato... scusate l'ot, ma è più forte di me evidenziare ste p.ttan.te