mercedes-benz 190 evolution II 2.5
una prima versione sportiva di 190 fu introdotta nel mercato nel 1983: era un 2.3-16 che sviluppava 185 cv,e facevano accelerare l'auto da fermo in 7.5 sec e velocità massima di 230 km/h.
inveceil 190 2.5 -16 arrivò nel 1988 con un motore da 195 cv e prestazioni simili al 2.3
Queste erano i dati che contribuirono a far utilizzare l'auto in campo agonistico, dapprima fino al 1985 il 190 2.3-16 è stata utilizzata nelle squadre riservate in primo luogo nei campionati francesi dell'automobile e dal 1987 anche nei campionati tedeschi dell'automobile di turismo (DTM). Nel 1988, il gruppo Daimler-Benz è diventato attivo ufficialmente sostenendo le squadre che competono nel DTM. Un anno più tardi, una versione con l'approvazione per uso stradale,lo sviluppo della I 190E 2.5-16, ha fatto la relativa scena[
]. Di questo modello, 502 unità sono state sviluppate per ottenere l'omologazione - un presupposto per partecipazione alle gare. Questo modello riusciva altamente in numerose corse. Le richieste, tuttavia, stavano aumentando e così, l'unico punto logico era sviluppare una EVO ancor più potente.
Questa nuova automobile - 190 venne sviluppata la II di E 2.5-16 - ha celebrato la prima comparsa al salone dell'automobile di Ginevra nel marzo 1990. Il motore da 2.5 litri della EVO II, mentre l'automobile è stata conosciuta in breve tempo, ha sviluppato una potenza di 235 CV (173 chilowatt) e una coppia di 245 Newton fra 5000/min e 6000/min. L'automobile, pesava circa 1300 chilogrammi, è accelerava da ferma a 100 km/ora in appena 7.1 secondi ed ha raggiunto una velocità superiore di 250 km/ora. Le sospensioni sportive permiservo la maneggevolezza e l'alta precisione essendo registrabile a tre altezze differenti per mezzo di un interruttore alla sinistra della rotella di direzione.
La EVO II ha corrisposto fuori alle relative modifiche della carrozzeria destinate per ridurre la resistenza all'aria. Le caratteristiche particolarmente peculiari ed notevoli erano il grande profilo alare posteriore.
E così la EVO II ebbe un notevole successo, entro tre mesi, una piccola serie di 502 unità è stata prodotta per ottenere l'omologazione per circolare su strada . Il prezzo dell'automobile era, in armonia con le relative prestazioni. La EVO II doveva essere venduta ad un prezzo di DM 115.260 (equivalente a € 58.932) - con l'aria condizionata a DM 119.717 (€ 61.210). I compratori sono stati assicurati esclusivamente nel ritorno: ogni EVO II ha avuto una piastra con il relativo numero successivo vicino alla leva del cambio.
L'automobile può essere così sviluppata e progettata - per le squadre agonistiche, era nient'altro della base per le modifiche supplementari. E c'era abbondanza sulla portata del posteriore: la potenza del motore si era alzata oltre 300 cv ed il peso dell'automobile è stato ridotto a più o meno di 1.000 chilogrammi, con conseguente velocità superiore a 300 km/ora. Quindi non nascose che la EVO II era una macchina competitiva,altamente riuscita in pista - come confermato dal titolo del driver di DTM vinto da Klaus Ludwig in 1992.
una prima versione sportiva di 190 fu introdotta nel mercato nel 1983: era un 2.3-16 che sviluppava 185 cv,e facevano accelerare l'auto da fermo in 7.5 sec e velocità massima di 230 km/h.
inveceil 190 2.5 -16 arrivò nel 1988 con un motore da 195 cv e prestazioni simili al 2.3
Queste erano i dati che contribuirono a far utilizzare l'auto in campo agonistico, dapprima fino al 1985 il 190 2.3-16 è stata utilizzata nelle squadre riservate in primo luogo nei campionati francesi dell'automobile e dal 1987 anche nei campionati tedeschi dell'automobile di turismo (DTM). Nel 1988, il gruppo Daimler-Benz è diventato attivo ufficialmente sostenendo le squadre che competono nel DTM. Un anno più tardi, una versione con l'approvazione per uso stradale,lo sviluppo della I 190E 2.5-16, ha fatto la relativa scena[
]. Di questo modello, 502 unità sono state sviluppate per ottenere l'omologazione - un presupposto per partecipazione alle gare. Questo modello riusciva altamente in numerose corse. Le richieste, tuttavia, stavano aumentando e così, l'unico punto logico era sviluppare una EVO ancor più potente. Questa nuova automobile - 190 venne sviluppata la II di E 2.5-16 - ha celebrato la prima comparsa al salone dell'automobile di Ginevra nel marzo 1990. Il motore da 2.5 litri della EVO II, mentre l'automobile è stata conosciuta in breve tempo, ha sviluppato una potenza di 235 CV (173 chilowatt) e una coppia di 245 Newton fra 5000/min e 6000/min. L'automobile, pesava circa 1300 chilogrammi, è accelerava da ferma a 100 km/ora in appena 7.1 secondi ed ha raggiunto una velocità superiore di 250 km/ora. Le sospensioni sportive permiservo la maneggevolezza e l'alta precisione essendo registrabile a tre altezze differenti per mezzo di un interruttore alla sinistra della rotella di direzione.
La EVO II ha corrisposto fuori alle relative modifiche della carrozzeria destinate per ridurre la resistenza all'aria. Le caratteristiche particolarmente peculiari ed notevoli erano il grande profilo alare posteriore.
E così la EVO II ebbe un notevole successo, entro tre mesi, una piccola serie di 502 unità è stata prodotta per ottenere l'omologazione per circolare su strada . Il prezzo dell'automobile era, in armonia con le relative prestazioni. La EVO II doveva essere venduta ad un prezzo di DM 115.260 (equivalente a € 58.932) - con l'aria condizionata a DM 119.717 (€ 61.210). I compratori sono stati assicurati esclusivamente nel ritorno: ogni EVO II ha avuto una piastra con il relativo numero successivo vicino alla leva del cambio.
L'automobile può essere così sviluppata e progettata - per le squadre agonistiche, era nient'altro della base per le modifiche supplementari. E c'era abbondanza sulla portata del posteriore: la potenza del motore si era alzata oltre 300 cv ed il peso dell'automobile è stato ridotto a più o meno di 1.000 chilogrammi, con conseguente velocità superiore a 300 km/ora. Quindi non nascose che la EVO II era una macchina competitiva,altamente riuscita in pista - come confermato dal titolo del driver di DTM vinto da Klaus Ludwig in 1992.