Crisi: parliamone.

alfa4ever

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5/6/06
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Crisi: parliamone.

Vista l'estensione e la gravità della crisi che ci sta investendo in questo periodo, credo sia giusto parlarne.

A conferma di ciò, qualcuno ne stava già parlando in altri topic. E' meglio parlarne in un unico topic apposito dove magari le riflessioni possono arrivare a livelli più elevati e si riesce a sviscerare meglio gli argomenti.

Buona discussione.
 
beh...non male come idea...io lavoro nel settore ceramico..e la cosa è davvero grigia...anzi direi grigia tendente al nero...nel mio settore si muove poco..anci che dire..pochissimo...se cotinua cosi tutto l'anno...beh..in tanti cadranno...davvero in tanti..da parte mia..beh..è dura e non poco..ma vediamo il lato un po piu positivo..in spagna stanno peggio di noi...
ma il fatto strano che a parte che è una crisi mondiale..non è solo a singoli senttori...cipo ceramica..edilizia...no no...prendono sotto tutti...o cmq...chi piu chi meno..
 
Le fluttuazioni sono una fase normale del mercato, non si può sempre pensare di andare in 1 direzione unica, sarebbe economicamente illogico; quando le persone prendono i germi dell'influenza se ne stanno 1 settimana a letto (chi invece va al lavoro contamina i colleghi), mangia in bianco e per 1 settimana dopo cura i postumi senza fare strapazzi; ergo noi dobbiamo fare la stessa cosa con l'economia, non si può pensare che in 1 o 2 mesi ne usciamo, ma non bisogna aspettare 10 anni; ovviamente le aziende o le persone che si sono indebitate per dovere o per loro iniziativa, stanno rischiando grosso, ma come si dice nel codice civile, bisogna amministrare secondo le regole del buon padre di famiglia (traducendolo come un giocatore di scacchi che pondera bene le sue mosse prima di muovere le pedine).
 
E difficile con il senno di poi dire io avrei fatto così invece che cosà!
Ci sono cascati in parecchi!
Nessuno poteva prevedere quello che poi è successo, porto ad esempio quello che ho sotto gli occhi, 2 figli di un mio amico che lavoravano in una fabbrica di infissi, si sono messi in proprio come "montatori", hanno comperato un furgone e relativi attrezzi necessari.
Dopo 2 anni di avvio, ora sono fermi perchè sono legati all'edilizia.
Il lavoro ci sarebbe nei paesi arabi, come si fa a dire a un giovane di 30, 35 anni, fidanzato, che aveva in progetto di mettere su famiglia, di andare là a lavorare e di rimandare tutto a chissà quando?
Io sono stato fortunato, ho lavorato negli anni migliori, dove esistevano ancora i diritti dei lavoratori e dove lo stipendio era buono, sono arrivato alla pensione con il massimo della retribuzione, che cosa ne sarà di questi giovani, figli nostri, che futuro avranno?
 
E ancora il peggio deve venire.
Ma tutto questo per colpa di chi o cosa?
 
tento di rispondere a espiritcdi su come la vedo io:

la crisi l'abbiam creata ''noi'' tirando sempre di più la corda, comprando sempre al limite o anche oltre le nostre possibilità, e ora siamo al culmine...non si va avanti di rate su rate , prestiti e compagnia...c'è da ridimensionarsi...e questa è secondo me la spiegazione anche di crisi di benessere...

@nordkapp, concordo al 100% così anche da ''pulire'' il mercato da quelle centinaia di pseudo aziende che si ruban il lavoro tra di loro, finendo per fallire proprio a causa di loro stessi, intendiamo non son affatto dalla parte delle multinazionali, però manco su 100 persone 80 imprenditori e 20 dipendenti (per esempio)non è logico...è ovvio che non finirà bene...
 
anche nel settore delle assicurazioni si sente abbastanza la crisi....
dalla parte mia ce qualcuno che va e qualcuno che viene...diciamo che fortunatamente non stiamo indietreggiando molto, ma stiamo cercando di rimanere stabili,anche se puntare più in alto in questo momento è dura....
quello che impressiona di più è il cambiamento di comportamento delle persone...ormai si girano tutte le compagnie anche per 10/15 euro di differenza!!!per non dire che su 5 persone 3 non la pagano tutta subito ma ce li portano man mano(naturalmente con gente che conosciamo)....tutto qui...
e mi devo ritenere anche fortunato che mi trovo pronta già un attività...perchè molti coetani e anche più grandi sono senza lavoro oppure lavora "alla giornata"...alcuni fanno domanda all'ilva con contratto a 3 mesi!!! e senza futuro...se ci penso mi vengono i brividi!!!
 
La crisi deriva, togliendo il consumismo e la voglia di avere qualunque cosa a qualunque costo senza rinunciare mai a nulla (creando quindi un mercato al rialzo e non al ribasso), da un utilizzo vergognoso di quello che viene identificato come mercato o borsa virtuale più la mancanza di una serie di leggi (in realtà l'eliminazione) atte a preservare il sistema economico.
In italia la crisi è nata nel 2001 data di cambio divisa dovuta ad un incontrollato aumento dei prezzi al consumo nascosta dai nostri eccelsi politici. Tutti ad affrettarsi a dire che il costo degli alimenti era dovuto alla lunghezza della catena di distribuzione senza mai nessuno che gli dicesse :" la catena non è cambiata in questi anni, come me lo spiega allora l'incremento se non come un aumento spropositato del guadagno da parte dei vari anelli" che in realtà il problema non esisteva dato che era un fenomeno "percepito" ma non reale etc etc... (sperare di avere una stampa aggressiva in italia è follia allo stato puro, vedasi la sentenza sul caso mills passata quasi in terzo se non quarto ordine)
Ora si è acuita dato che le banche e gli istituti di credito italiani e stranieri hanno giocato con titoli che ora non hanno più valore o quasi e quindi, dato che la banca ha lavorato con il virtuale e non con i soldi reali, ora si trova a dover dare dei soldi che in realtà non ha! i tremonti bond se leggete bene tra le righe servono esclusivamente a dar denaro alle banche, non sono titoli per noi risparmiatori dato che espongono a rischi che solo una banca può correre.
E mi fermo qui...
 
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dico pure io la mia .. potrei anche sbalgliarmi ... ma secondo me il motivo tra i tanti e che lo stato , le banche e le assicurazioni ci derubano .. fanno pagare troppo ... e poi la gente non ha soldi ... bha .... come cavolo fa un operaio con 1200 eiro al mese con 2 figli e moglie ca magari lavora a mal appena .. e sopratutto con quale coraggio va a farsi un mutuo x la casa quando un quarto del ostipendio viene rubato dallo stato ...continuero poi ...
 
Quella è la crisi che c'era prima. Prima prendeva 1200 euro al mese ma lavorava. Ora sta a casa...

Ci credete che nella mia compagnia sono l'unico rimasto con un lavoro???
E comunque è grigia. L'unico beneficio che ho visto sono i carburanti scesi a prezzi più "umani". Ma se la gente non ha il lavoro, che se ne fa della benzina che costa poco?
 
Scusate, una cosa è parlare di crisi che c'è in Italia, a cui mi riferivo in parte, ed un'altra quella in tutto il mondo. Mi trovo d'accordo con alcune considerazione di Caporesito, Alessandrog per quello che dici dovremmo aprire un secondo topic, dispostissimo a parlarne :)
Innanzitutto, anche se non ci credete, essere in Italia o Francia o Germania è un vantaggio non da poco rispetto ad abitare in UK o Irlanda, Spagna o Russia tralasciando staterelli come Islanda o Baltici; ora mentre in Italia si continua a piangere da decenni (i francesi sono sulla stessa lunghezza d'onda ed i tedeschi dopo che si son presi la DDR, han visto che raddrizzarla, costa sangue, soldi e ..... son lontani dalla meta), loro fino all'anno scorso erano in pieno boom (per la Russia sapete benissimo che si fregavano le mani col barile di petrolio ai massimi storici la scorsa estate, mentre ora sono in grave crisi), si era arrivati a dei livelli di guadagno impossibili normalmente, in Irlanda nel giro di 2-3 anni il valore di un immobile si raddoppiava, quindi si entrava nell'ordine di idee che tutto fosse possibile perchè reale ...... in queste nazioni si è passati nel giro di qualche settimana dal boom alla crisi con problemi molto gravi.
Per il resto bisogna considerare che le attuali economie dei Paesi sviluppati sono tutte legate in maniera piuttosto intensa; se la crisi economica del Sol Levante che va avanti da qualche anno è un problema interno, quando la crisi ha colpito gli USA ed alcune nazioni ad essa collegate, è chiaro che poi si è riversato in tutto il mondo; poi ogni nazione ha le sue particolarità, parlare male delle banche e delle assicurazioni italiane a confronto di alcune realtà straniere (in UK assicurare un' auto con la Kasko, ha un prezzo 1/3 di quello italiano, e lo stipendio è nettamente superiore ...... poi però se non si è proprietari di casa, l'affitto ha costi astronomici) è anche dovuto ai costi che ci sono in Italia, per esempio sulla RC auto ci sono più furbetti da noi che in UK, altrimenti le assicurazioni straniere entrerebbero con cifre facilmente immaginabili; per le banche idem, non crediate che all'estero ti diano soldi appena entri a registrare un conto corrente, in Italia abbiamo avuto il Banco Ambrosiano e ci è bastato.
Ovviamente essendo in un periodo di recessione, il problema si autoalimenta al contrario, ovvero si cerca di fare lo stesso lavoro con meno persone; si entra quindi in un circolo vizioso in cui è difficile uscirne in tempi brevi.
 
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Alessandrog per quello che dici dovremmo aprire un secondo topic, dispostissimo a parlarne :)
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Per parlare di che cosa?
Quello che succede è sotto gli occhi di tutti, la colpa di chi è?:ka:
Meglio lasciar perdere!:asd2: Si entrerebbe in un tunnel senza fine, meglio parlare di auto e motori, argomento in cui ci si trova daccordo quasi al 100x100.
Considerazioni politiche da evitare, perchè gira e rigira si cascherebbe alla fine lì!:)
 
Sono molto d'accordo con quello detto da Caporesito, ma anche con Nordkapp. Però ho sempre pensato che tutto è nato dagli USA per cui qui da noi le colpe le abbiamo in parte, nel senso che il consumismo lo abbiamo fatto anche qui, ma non in maniera scellerata come negli USA. Ormai si sa, li le banche prestavano i soldi a chi non li aveva per comprarsi case, auto senza garanzie e alla fine è ovvio che crolla tutto, anche un cretino come me lo avrebbe capito, io penso che gli stupidi siano stati anche loro, le banche non so come abbiano ragionato:ka:. Di fatto ora quegli americani che non hanno fatto quelle stronzate sono in rivolta, non capiscono perchè ora debbano sobbarcarsi i debiti degli stupidi.
 
Eh, e così si sono tirati dietro tutto il mondo.
Gli unici che non conoscono crisi qui sono Ikea e Giovanni Rana a quanto ho sentito:D
 
Però ho sempre pensato che tutto è nato dagli USA per cui qui da noi le colpe le abbiamo in parte, nel senso che il consumismo lo abbiamo fatto anche qui, ma non in maniera scellerata come negli USA.
Sono daccordo con te relativamente al problema generalizzato che si sta vivendo in questi mesi, meno sul consumismo e sulla crisi interna. Essendo un piccolo paese siamo in balia come tutti gli altri ai problemi USA. Come si usa dire se gli USA hanno la tosse noi abbiamo la bronchite... La crisi interna, cioè quella che ha di fatto dimezzato il valore degli stipendi dipende invece da una vergognosa speculazione avallata o non combattuta dalla politica (faccio notare che non parlo di uno schieramento...). Ad esempio qui a Roma le case sono raddoppiate nell'arco del 2001 2002. Per prendere 50 mq servono almeno 250 mila euro e ripeto almeno, mentre nel 2001 subito dopo il cambio divisa ce ne volevano intorno ai 100 mila...questa "bolla" speculativa non è dovuta al fatto che i proprietari hanno raddoppiato i prezzi ma dal fatto che i 3 costruttori presenti in roma (che si spartiscono le zone non ancora edificate e la costruzione dei nuovi quartieri ) hanno alzato il prezzo a dismisura. Naturalmente a quel punto anche i privati hanno allineato i prezzi verso l'altro... mica fessi! Ora, in piena crisi i prezzi non tornano giù proprio perchè a tenere il mercato ci sono questi 3 personaggi che naturalmente poco si preoccupano di questo momento...
Vi siete domandati come mai in francia o in germania questo genere di problemi sono rimasti abbastanza confinati ??? io si e la risposta è nella loro efficienza e maggiore onestà della classe dirigente.
 
nestlè non è di certo un bell'esempio visto lo sfruttamento del terzo mondo con le sue filiali principali che guarda caso sono in africa.