240 D barra otto, w115 automatica del 1974

Alessandro Spinone

MBenz Dilettante
28/1/11
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Aosta
240 D barra otto, w115 automatica del 1974

Salve,
avevo inserito le foto della mia /8 nel post dedicato alle vecchiette ma poi ho notato (scusate ma mi sono iscritto solo ieri) che c'è l'apposita sezione.
Ecco l'auto, Mercedes-Benz 240 D del 1974, motore ciclo Diesel 4 cilindri in linea aspirato, 2404 cmc, 65 CV (DIN) a 4200 giri/min, coppia max 14 kgm a 2400 giri/min. Cambio automatico Mercedes a quattro marce. Colore blau seitlich, interni panna pelle e tessuto. Peso 1330 kg. Velocità max 139 km/h. Consumo variabile fra 7 km/l e 11 km/l. Capacità serbatoio 65 l. Riscaldamento sdoppiato lato passeggero/lato guida.
http://img94.imageshack.us/i/davantisx34.jpg/
http://img33.imageshack.us/i/dscn0699s.jpg/
http://img214.imageshack.us/i/frontaleo.jpg/
http://img831.imageshack.us/i/dscn0015b.jpg/
http://img593.imageshack.us/i/dscn0020n.jpg/
 
Cavolo non avevo visto , stupenda......Steo magari spostare?
 
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Si è vero non ha problemi di turbina tuttavia, la coppia è un pò bassa per il peso e, inoltre, il regime di rotazione alla potenza massima è altino per essere un diesel; ma all'epoca i motori diesel erano concepiti quasi esclusivamente per i mezzi pesanti dove si sopperiva al basso numero di giri con cilindrate molto grandi. La Mercedes prese lo stesso motore del benzina/8 e lo fece girare a ciclo Diesel (mettendo, in pratica, gli iniettori al posto delle candele). La carenza di coppia, sul modello che possiedo, è compensata in parte dal convertitore di coppia (a monte del cambio automatico) che mantiene i giri pressoché costanti nelle accelerazioni. Il mezzo è divertente proprio per lo stile di guida che si deve adottare, come guidare un autobus. Due anni dopo l'uscita della 240 D (che faceva seguito alla 220 D e, prima ancora, alla 200 D) la Mercedes, per contrastare la concorrenza che si stava interessando sempre più ai Diesel - crisi petrolifera del 1972 - decise di aumentare ulteriormente la cilindrata mettendo un cilindro il più alla 240 D e mantenendo lo stesso nome, 240 D, ma indicando la cilindrata (ora a 3000 cmc). Il guadagno di potenza fu da 65 a 75 CV e la 240 D divenne il diesel di serie più veloce del mondo (165 km/h). Le Case automobilistiche, si concentrarono, allora, sulla sovralimentazione, grazie all'evoluzione dei materiali di costruzione e iniziarono a montare i turbocompressori sui Diesel che ben si adattavano alla trasformazione. Il risultato fu che le coppie raddoppiarono, permettendo potenze di gran lunga superiori allo stesso numero di giri e velocità massime simili ai modelli a benzina ma con consumi dimezzati. Nella serie che seguì alla barra otto, ossia la w123, si mantenne la stessa architettura del motore dei w115 ma con turbocompressore, sulla 240 D da 3000 cmc a cinque cilindri e la Mercedes tornò ad avere in listino il Diesel più veloce del mondo. D'ogni modo le caratteristiche della barra otto rimangono tuttora affascinanti. Per dirne una, all'interno dei dischi freno posteriori ci sono i tamburi con i freni a ganasce del freno a mano - azionato meccanicamente che serve, così, anche da freno di emergenza, anche in caso di fuori servizio completo della pompa dei freni azionando un pedale sulla sinistra del pedale del freno. E poi, tanto altro ancora che non si trova più sulle macchine di oggi.
Saluti
Alessandro
 
Si il freno di stazionamento a pedale credo sia ancora così oggi, sulla mia è così, sulla w203 pure, penso anche sulla odierna w204.
 
Mi risulta che la 240D 3.0 avesse una velocità massima omologata di 148 orari, del resto sul W123 300D (88 cv) la velocità omologata;era di 155 km/h, in essa avevano leggermente ridotto la cilindrata. La W123 in versione station per l'Europa ed anche coupè e berlina (e se è per quello pure la S con la W126 qualche anno dopo) per il mercato USA vennero dotate del Turbodiesel, queste sì raggiungevano i 165 km/h con una potenza di circa 125 cv