Super bollo 2012

1furia

MBenz Emergente
3/11/11
146
0
0
64
PISA
Super bollo 2012

Superbollo auto 2012: la soglia si alza a 200 kW

Il Governo ha deciso di modificare il comma relativo al superbollo auto 2012, che adesso si applicherà ai modelli con più di 200 kW (272 cv).





BMW X5 Restyling 2010 »


Mercedes-Benz E 63 AMG st »


Volkswagen Touareg 2010 »



011449_medium.jpg

Le polemiche seguite all'annuncio del nuovo superbollo auto 2012 per le auto con potenza superiore a 170 kW ha costretto il governo Monti a una frettolosa marcia indietro a distanza di nemmeno 48 ore dall'annuncio delle misure contenute nel cosiddetto "decreto salva Italia".
Il provvedimento annunciato solo ieri prevedeva una tassazione addizionale di 20 euro per ogni kW di potenza superiore al limite di 170 kW, una misura che si sarebbe dovuta aggiungere all'aggravio già previsto da un provvedimento firmato dal precedente governo Berlusconi, che aveva una soglia fissata a 225 kW e prevedeva 10 euro addizionali per ogni kW eccedente il limite.
Adesso, però, con un colpo di scena inatteso, si è deciso di modificare il provvedimento, che avrebbe comportato un notevole aumento del bollo non solo per i veicoli di lusso, ma anche per qualche modello di fascia media.
Per questo motivo è stato riscritto il comma 1 dell'articolo 16, quello intitolato "Disposizioni per la tassazione di auto di lusso, imbarcazioni ed aerei", il quale adesso prevede che dal 1 gennaio 2012 il superbollo si applicherà a tutti i veicoli con potenza superiore a 200 kW (corrispondenti a 272 cavalli), per i quali si dovrà mettere in conto una tassazione addizionale di 20 euro per ogni kW superiore alla soglia.
La modifica al superbollo 2012 ha quindi abbassato il limite di potenza massima da 225 a 220 kW e ha alzato da 10 a 20 euro la quota addizionale stabilita dal governo precedente.
Update (ore 17.00)

L'ultima e definitiva versione del decreto prevede un nuovo limite di potenza, pari a 185 kW (252 CV). Confermata invece l'addizionale di 20 euro per ogni kW eccedente tale soglia.
 
Informazione Pubblicitaria - Continua a leggere sotto
La manovra del governo costerà allo Stato 2 miliardi in termini di mancato introito (Iva, Ipt, Superbollo) a causa del calo di vendite.



011477_medium.bmp

L'associazione delle Case automobilistiche estere operanti in Italia ha mostrato perplessità in merito alla nuova manovra del governo. In particolare, il direttore generale Unrae, Gianni Filipponi ha puntato il dito contro le nuove tasse che colpiscono le auto di cilindrata superiore (oltre i 185 kW di potenza) e quelle che hanno fatto alzare il prezzo dei carburanti a livelli record.
Senza contare l'aumento dell'Iva, dell'Ipt e dell'imposta sull'rc auto che "peseranno notevolmente sui costi di gestione delle auto e sul loro acquisto, che per tutto il 2011 ha fatto segnali livelli di guardia in quanto a vendite. E proprio il crollo verticale di immatricolazioni che si è registrato negli ultimi 2 anni (circa il 20%) ha pesato notevolmente sui conti statali in termini di mancato introito di Iva". A tal proposito l'associazione ha calcolato che per ogni auto invenduta, lo Stato ci perderà 15.000 euro.
A tal proposito, Unrae ha calcolato che tale calo di vendite si è tradotto in un mancato introito per lo Stato di circa 2 miliardi di euro, considerando solo il 2011. Per questo motivo, il direttore generale ha chiesto un incontro con il governo per chiarire la propria posizione, far presente questi dati e per valutare insieme iniziative che favoriscano la mobilità sostenibile e la sicurezza nella circolazione. Obiettivo: dare impulso a un mercato come quello dell'automotive che è fondamentale per l'economia italiana.
"Con l'aumento del superbollo, lo Stato incasserà molto meno dei 168 milioni di euro annui stimati dai tecnici ministeriali visto che porterà a una riduzione delle vendite di vetture dei segmenti superiori con danno proprio per l'erario, oltre che per concessionari e costruttori, anche per il deprezzamento del valore dell'usato".
 
Superbollo auto 2012: si paga in base all'età del veicolo

Alcune modifiche al decreto salva Italia riguardano il superbollo, che si pagherà adesso in funzione dell'età del veicolo. Novità pure per l'Ipt.



011551_medium.jpg

Novità per il superbollo auto 2012. Prosegue infatti l'iter parlamentare del decreto salva Italia e, tra un emendamento e l'altro, gli scenari cambiano continuamente, coinvolgendo praticamente tutti gli aspetti che la manovra andrà a modificare. Una delle novità dell'ultima ora, introdotta dall'accordo raggiunto alla Camera dei Deputati, è che il superbollo auto si paga in base all'età del veicolo seguendo il principio della riduzione progressiva.
Superbollo auto proporzionale all'età

La soglia di 185 kW rimane invariata, ma il maxi-emendamento preparato in Commissione bilancio ha portato adesso una riduzione dell'imposta proporzionale agli anni decorsi dalla data della prima immatricolazione. In particolare, le vetture di età superiore ai 5 anni pagheranno il 60% dell'importo addizionale (cioé 12 euro al kW), le vetture di età superiore ai 10 anni pagheranno il 30% (6 euro al kW) e quelle con età superiore a 15 anni pagheranno il 15% (3 euro al kW). Saranno invece totalmente esentate dal superbollo le auto che superano i 20 anni d'età.
Con l'approvazione di questa modifica sembra definitivamente risolta la questione che vedeva anche i proprietari di vetture molto vecchie ma con potenza superiore a 185 kW obbligati a pagare il superbollo nonostante il valore residuo del mezzo fosse effettivamente basso, al punto da risultare paradossale la definizione di "veicolo di lusso".
IPT proporzionale alla potenza

Sempre ieri sono state registrare delle novità anche per quanto riguarda l'Ipt, per la quale è stata abolita la discriminazione tra regioni a statuto ordinario e regioni a statuto speciale introdotta per la prima volta dal decreto sul federalismo regionale approvato la primavera scorsa.
In base alle nuove direttive, quindi, dal 1 gennaio 2012, l'imposta provinciale di trascrizione per le auto di potenza superiore a 53 kW sarà calcolata proporzionalmente alla potenza (con una variabile, da provincia a provincia, di un'aliquota compresa tra 3,51 e 4,56 euro al kW) e non sarà pertanto fissa come avvenuto finora, cioè quando, a seconda della provincia in cui avveniva l'acquisto, si arrivava a pagare una quota invariabile che poteva raggiungere i 196 euro.
 
Bollo auto nel 2010: maxi-evasione di un miliardo di euro

Pubblicato alle 15:10 in:
Imponente l’evasione del bollo auto in Italia, secondo quanto stimato dall’Unrae (l’associazione che rappresenta le aziende automobilistiche estere operanti in Italia): quella di due anni fa è stata addirittura “a nove zeri”.
traffico_autostrada_0.jpg

SI SAREBBERO DOVUTI INCASSARE 6,6 MILIARDI - Secondo quanto stimato dal centro studi dell’Unrae, nel 2010, molti automobilisti italiani non hanno pagato il bollo. Incrociando i dati dell’Aci riferiti al parco auto circolante del 2010 (36.751.311) con le banche dati dell’associazione stessa, è emerso che le vetture che nel 2010 avrebbero dovuto pagare il bollo erano 34.650.000 (il dato è stato calcolato tenendo presente che 2,1 milioni sono esentate in parte o in toto dal pagamento dell’imposta: ad esempio, le auto possedute da disabili o giacenti presso i depositi giudiziari). Di conseguenza, l’importo della tassa di proprietà avrebbe dovuto generare un gettito per 6,6 miliardi di euro, a fronte di un’entrata complessiva di 5,6 miliardi, accertata dall’Aci. Manca all’appello, quindi, un miliardo di euro.

TANTI I MODI PER PAGARE
- Gianni Filipponi, direttore generale dell’associazione che rappresenta le aziende automobilistiche estere operanti in Italia, ha voluto precisare che: “Siamo disponibili a collaborare con l’Aci e le istituzioni preposte, mettendo a disposizione i dati e le conoscenze acquisite, al fine di un repentino accertamento e recupero delle imposte presumibilmente evase”. Nel frattempo, centinaia di migliaia di automobilisti lombardi sono alle prese con le "cartelle pazze" (leggi qui la news) relative al mancato pagamento del bollo auto del 2008, inviate anche a molti automobilisti che aveva provveduto a versare la tassa di proprietà. Ricordiamo ai milioni di automobilisti che hanno la tassa di proprietà in scadenza il 31 gennaio, che è possibile versarla presso gli sportelli dell’Aci o delle Poste, nelle tabaccherie e nelle agenzie di pratiche auto collegate elettronicamente all’Archivio tasse di proprietà. Per chi non vuole o non può spostarsi da casa, c’è la possibilità di pagare on-line sul sito internet www.aci.it (selezionate “Paga il bollo”) e sul sito delle Poste, www.poste.it: “cliccate” su “Servizi finanziari” e “Bollettini”, ma dovete già conoscere l’esatto importo da pagare.