Sciopero di 7 giorni per i Benzinai

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3/11/11
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PISA
Sciopero di 7 giorni per i Benzinai

I benzinai minacciano uno sciopero di 7 giorni

Le associazioni dei distributori di benzina minacciano sciopero di 7 giorni per protesta contro le liberalizzazioni del governo. Date da stabilire.



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I benzinai di tutta Italia minacciano uno sciopero di 7 giorni per protestare contro il decreto legge del governo Monti che punta a liberalizzare diversi settori, tra cui quello dei carburanti.
Una nota diramata da Figisc e Anisa, due delle associazioni dei gestori dei distributori, afferma che "le modalità e le date precise della serrata saranno decise nei prossimi giorni alla lulce delle decisioni definitive che assumerà l'esecutivo".
Fin d'ora, però, si sa che l'eventuale scioperò sarà di lunga durata e comprenderà 7 giorni di stop, anche se non è chiaro se si tratta di giornate consecutive o scaglionate.
La nota di queste associazioni - la prima riunisce i distributori della rete stradale ordinaria, mentre la seconda quelli della rete autostradale - prosegue dicendo che "La scelta di intervenire legislativamente sull'esclusiva di fornitura nella rete carburanti non produrrà alcun effetto sui prezzi, ma otterrà il risultato di far espellere i gestori dalla rete alla scadenza dei loro contratti e di far rendere loro dalle aziende petrolifere e dai retisti convenzionati la vita ancor più impossibile fin da subito. Non solo, perché la norma che autorizza gli impianti a funzionare 24 ore su 24 solo nella modalità self service senza più la presenza dell'operatore è un altro grossissimo chiodo piantato sulla bara della categoria. Insomma, ci vuole davvero coraggio a sostenere che queste siano le misure di sviluppo necessarie a far uscire dalla crisi economica il Paese".
Figisc e Anisa hanno sottolineato poi che la percentuale che percepisce il gestore dei distributori si aggira sul 2%, mentre la quota che va sotto la voce "imposte" tocca il 60%. E gli aumenti hanno fatto sì che se un anno fa i prezzi italiani erano al decimo posto in Europa, oggi sono al primo.
 
Sciopero benzinai febbraio 2012: a breve le date

Sciopero benzinai: il 7 febbraio 2012 si riuniscono i sindacati per decidere le date. In totale saranno 7-10 giorni di blocco.



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Confermato lo sciopero benzinai a febbraio 2012. Le date precise dell'agitazione che riguarderà i gestori degli impianti di distribuzione - che protestano contro il decreto sulle liberalizzazioni - saranno rese note il 7 febbraio prossimo.
Nell'attesa, la tensione resta alta soprattutto per le conseguenze che questo sciopero dei benzinai potrebbe avere non solo sul traffico privato ma anche su quello legato ai TIR, i cui conducenti sono un'altra categoria "sul piede di guerra" e pronta a ripetere blocchi e astensioni dal lavoro, nonostante la disapprovazione persino dei sindacati.
Il 7 febbraio si riuniranno a Roma le associazioni Faib e Fegica per definire le modalità della serrata che secondo i rispettivi rappresentanti "è provocata dal governo che ha iniziato un processo di espulsione dei gestori". Quello che si contesta è che l'esecutivo non avrebbe liberalizzato fino in fondo la distribuzione di benzina e gasolio: sono infatti solo i gestori-titolari delle pompe che potranno acquistare il carburante dalla compagnia che preferiscono, scegliendo il prezzo migliore. Tale facoltà non sarà invece concessa ai semplici gestori, che dovranno obbligatoriamente comprare dal brand di cui fanno parte.
Come comunicato a metà gennaio, i benzinai minacciano uno sciopero di 7 giorni (che potrebbero salire a 10) con modalità da definire: l'unica cosa certa è che non ci potranno essere più di 3 giorni consecutivi di astensione dall'erogazione del servizio di fornitura di carburante per auto.
Secondo alcune indiscrezioni, lo sciopero potrebbe essere fatto per 3 giorni alla settimana durante il mese di febbraio 2012, sia sulla rete stradale ordinaria sia su quella autostradale.
 
Carburanti: aumenta la benzina, cala il diesel

Riprende la corsa verso l'alto dei prezzi della benzina, con la verde aumentata nei distributori IP e Tamoil. In leggero calo, invece, il diesel



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Dopo alcuni giorni di tregua o apparente tale riprendono a salire i prezzi della benzina. Secondo quanto rilevato oggi da diversi osservatori, i listini alla pompa per quanto riguarda la verde sono in salita, con IP che ha aumentato di 3 centesimi il prezzo al litro, arrivando a una punta massima di 1,793 euro al litro, seguita da Tamoil, il cui aumento è stato di 0,9 centesimi portando il costo per litro a 1,778 euro.
In questo contesto si nota un aumento della media nazionale del prezzo della benzina che sale di 0,4 centesimi al litro, per valori che oscillano dall'1,760 euro al litro dei distributori Eni all'1,766 euro al litro in media di quelli IP e Tamoil dopo i rincari di oggi.
Va invece un po' meglio il diesel, che ha visto, sempre per quanto riguarda IP, un leggero calo di 1 centesimo, facendo arrivare il prezzo a 1,723 euro al litro. Con questi aggiornamenti il prezzo medio del gasolio a livello nazionale rimane sostanzialmente stabile a 1,726 euro al litro. Per quanto riguarda il Gpl Eni il prezzo attuale è di 0,764 euro al litro.
Si confermano invece i risparmi per quanti si rivolgono alle cosiddette pompe bianche, anche conosciuti come distributori no-logo (cioè impianti non legati direttamente a una delle grosse compagnie petrolifere): in questo caso la media parla di 1,660 euro a litro per la benzina e di 1,633 euro al litro per il diesel.
 
Basta veramente non se ne puo' piu' con questo tira e molla della benza.
Allora tanto per restare in tema vi racconto questa.
L'altro giorno,mi reco alla solita pompa di benzina ,dove sono solito fare rifornimento,in quanto mi è di strada e li' trovo la benza 100ottani,che mi piace,di cui sono pienamente soddisfatto ecc... insomma sono cliente e direi anche un buon cliente.
Insomma,chiedo il pieno,e di riempirmi un tanica di benza,per eventuali emergenze...
il tipo mi guarda storto e mi fa' notare che è inutile perchè lo sciopero non ci sara',perchè lui è strainformato in quanto è il suo lavoro e bla bla bla......Io insisto(e la cosa gia' mi fa' girare le balle),perchè faccia come ho detto. Pago.Parto,accendo la radio,e in quel momento mi danno ulteriore conferma dello sciopero indetto(solo il giorno dopo rimandato).Ho fatto pochi metri,torno in dietro. il benzinaio quando gli faccio notare mi risponde TESTUALI PAROLE: -Se sono tutti previdenti cosi' qui' non si va' avanti.......
Sono rimasto come un cretino,pensando a tutti i magheggi con cui ci prendono in giro girano e raggirano con questa benzina. Che vadano in malora.
 
Mi sembra che il tuo "amico" benzinaio abbia il pensiero contorto, cosa se ne fa della benzina nella cisterna se non la vende? A meno che poi la venda in bottiglie da 1,5 litri sottobanco a prezzo maggiorato da quanto scritto sulla colonnina (e quindi compiendo un reato), visto che dubito rilasci scontrino/fattura.
 
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Il motivo non lo so',probabilmente risiede nel fatto che solo 2giorni dopo il prezzo della benzina era per cosi' dire "lievitata"...particolarmente...
 
da me sta a 1,77. non si può più andare avanti.
poi il giorno lo aumentano il prezzo,la sera lo diminuiscono,ognuno fa i prezzi che vuole,non si capisce più niente e chi ci va di mezzo siamo noi.

gli scioperi non sono serviti a niente,anzi hanno peggiorato la situazione,alla fine ci fanno credere quello che vogliono loro!!!!
 
Sciopero benzinai 2012: rinviato causa neve

L'ondata di maltempo che sta investendo l'Italia ha portato Faib e Fegica a rinviare l'individuazione di una data per lo sciopero della categoria.



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È stata rinviata l'Assemblea Unitaria che si sarebbe dovuta tenere oggi per decidere modi e tempi dell'annunciato sciopero dei benzinai di febbraio 2012.
La decisione del rinvio, come spiegato dal coordinamento unitario dei gestori carburanti Faib e Fegica, è l'ondata di freddo e maltempo che sta paralizzando numerose regioni italiani impedendo il consueto deflusso dei trasporti.
Nel comunicato diffuso, Faib e Fegica hanno precisato che lo sciopero di protesta contro le liberalizzazioni previste dal Governo si farà comunque, ma resterà necessario un incontro a data da destinarsi per mettere a punto le tempistiche.
I rappresentanti dei gestori hanno ribadito pertanto che lo sciopero deve solo "essere calendarizzato", ma che sarà tenuto conto della situazione generale del Paese, che nelle scorse settimane è stato messo in serie difficoltà dalle ondate di proteste di diverse categorie che hanno creato difficoltà nell'approvvigionamento di benzina e perfino di alcuni generi alimentari.
Le categorie in agitazione hanno assicurato di non voler bloccare ulteriormente l'Italia e che, secondo quanto dichiarato dal presidente di Faib-Confesercenti Martino Landi durante una trasmissione in TV, la protesta in programma "sarà una protesta democratica", perché "siamo consapevoli del disagio che potremmo creare, e per questo ci auguriamo che le nostre richieste vengano recepite, per il bene del Paese e dei gestori, che garantiscono un servizio ai cittadini e il presidio per la sicurezza del territorio".
Si spera pertanto che dopo le recenti proteste sfociate in taluni casi in forme di violenza e di inciviltà, oltre ai danni per milioni di euro causate ad alcuni comparti produttivi, stavolta prevalga il buon senso.